Reati ambientali, Regione Calabria è al quarto posto
Ott 31, 2018 - redazione
Environmental pollution. Litter, dirty air, industry cause ecological problem.
Il Sud ha il primato nel campo dei reati ambientali con il 44% del totale ascrivibile a quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso: la Campania è la Regione in cui si registra il maggior numero di illeciti ambientali (4.382 che rappresentano il 14,6% del totale nazionale), seguita dalla Sicilia (3.178), dalla Puglia (3.119) e infine dalla Calabria (2.809). Sono alcuni dei dati presentati nell’aula magna “B. Andreatta” dell’Università della Calabria, e contenuti all’interno del rapporto “Ecomafia 2018″. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia”, a cura di Legambiente Nello specifico si sono registrate 13.488 infrazioni, 13.413 denunce, 207 arresti e 3.699 sequestri. Dai dati emerge una forte pervasività delle ecomafie in tutti i settori dell’economia. Secondo quanto emerge dal rapporto, il business vale 14,1 miliardi di euro, con un aumento del 9,4% rispetto al 2016, dovuto soprattutto alla lievitazione nel ciclo dei rifiuti, nelle filiere agroalimentari e nel racket animale. Il settore dei rifiuti, infatti, e’ quello dove si concentra la percentuale più alta di illeciti, che sfiorano il 24% ( per un valore pari a 3,2 miliardi di euro.
“In questa classifica Cosenza detiene il terzo posto nella classifica provinciale, con ben 1074 reati ambientali accertati” ha spiegato Anna Parretta del CeAG Calabria. “Quello che maggiormente ci preoccupa – ha detto Francesco Falcone presidente Legambiente Calabria – è l’infiltrazione nelle istituzioni, e i recenti scioglimenti di Crucoli e Casabona lo dimostrano. Non sono gli ecocriminali che bussano alla porta della politica, ma è la mafia stessa che si fa istituzione, da questo punto di vista riteniamo che debba esserci una forte reazione della società civile. La repressione e il lavoro delle procure e delle forze dell’ordine non bastano. Gli ecocriminali non solo lucrano a danno dell’ambiente, ma soprattutto della salute dei cittadini”.
Ha partecipato alla presentazione del rapporto anche il colonello Giorgio Maria Borrelli, comandante regionale Carabinieri Forestali. “Il rapporto ecomafie – ha detto Borrelli – rende una fotografia perfetta di quella che è la situazione. Osserviamo dei fenomeni nuovi, come i roghi di capannoni industriali contenti rifiuti, che riguarda il capitolo dello smaltimento illecito dei rifiuti, e noi cerchiamo in tutti i modi di prevenire ove possibile. Quello che registriamo positivamente è una sempre maggiore consapevolezza e attenzione dei cittadini che ci segnalano illeciti”.