Due dei tre fratelli Bonavota, condannati lo scorso 23 novembre all’ergastolo nell’ambito del processo con rito abbreviato scaturito dall’operazione “Conquista”, sono allo stato attuale irreperibili. Si tratta di Domenico e Pasquale Bonavota, di 44 e 39 anni, ritenuti appartenenti all’omonimo clan di Sant’Onofrio, centro del Vibonese. I Carabinieri di Vibo hanno invece eseguito invece gli ordini di carcerazione per l’altro fratello, Nicola Bonavota, 41 anni, e nei confronti di Onofrio Barbieri, 38 anni, entrambi condannati all’ergastolo. Ai nove imputati sono stati contestati, a vario titolo, i reati di omicidio, ricettazione, danneggiamento, estorsione, detenzione illegale di armi e favoreggiamento. Nello specifico, Pasquale Bonavota è stato condannato al carcere a vita per gli omicidi di Domenico Di Leo, ucciso a Sant’Onofrio il 12 luglio 2014, e di Raffaele Cracolici, alias “Lele Palermo”, ucciso il 4 maggio 2004 a Pizzo Calabro. Domenico Bonavota è stato invece condannato per l’omicidio di Domenico Di Leo.