Santelli, “la pandemia è servita ad abbattere lo stereotipo calabrese incurante delle regole e del bene comune”
Apr 22, 2020 - redazione
L’attacco mediatico subito in queste ore dalla Calabria e dall’intero Mezzogiorno è intollerabile, tanto più in questo momento storico in cui l’unità nazionale è valore imprescindibile.
Mi rammarica molto ascoltare stupide affermazioni campanilistiche che sbeffeggiano il popolo meridionale. Sono da sempre a difesa della mia gente, della mia terra e non permetto a nessuno di denigrarla con leggerezza e cattiveria. La verità è che questa pandemia è sicuramente servita ad abbattere lo stereotipo del calabrese incurante delle regole e del bene comune.
Dico questo perché la Calabria, i calabresi hanno saputo dare buona prova di sé e da un evento fortemente negativo usciamo rafforzati e ci sentiamo di essere esempio positivo in quanto a rispetto delle regole. Nessun complesso di inferiorità quindi, tanto meno nella gestione di questa emergenza sanitaria affrontata con grande dignità.
Abbiamo offerto il nostro aiuto al Nord ad inizio pandemia, ci siamo offerti per curare i loro pazienti e l’abbiamo fatto con grande affetto e professionalità. La nostra grande essenza la si trova proprio in queste occasioni in cui dimostriamo la vera grandezza di un popolo che merita e chiede rispetto, oggi più che mai. Viva il Sud, viva il Nord, viva l’Italia unita, coraggiosa e solidale.
Dichiarazione di Mimmo Tallini Presidente del Consiglio Regionale
“C’è purtroppo in Italia un virus letale almeno quanto il Covid ed è il virus dell’odio che taluni spargono a piene mani anche in questi tempi così drammatici e difficili che imporrebbero responsabilità e impegno. Le dichiarazioni del direttore di Libero, Vittorio Feltri, contro le regioni del sud non possono passare inosservate, non si possono liquidare come una provocazione innocente di un vecchio giornalista che ormai vive solo di rancori. Ci troviamo di fronte – asserisce il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini – a qualcosa di ben più grave, ad affermazioni pericolose che incitano ad una specie di guerra civile tra un nord laborioso e un sud fatto di accattoni pronti a “ciucciare” i soldi prodotti dalle regioni del nord. Quella frase, ‘farete una brutta fine e ve la meritate’, è disgustosa, quanto infida e velenosa. Se c’è una cosa che questa emergenza ha insegnato a tutti noi italiani è che l’unità del Paese è un bene fondamentale e insostituibile, che senza la solidarietà che si è instaurata tra i territori non si sarebbe potuto affrontare questa immane tragedia che ci ha colpiti. Il sud ha certamente bisogno del nord, ma anche il nord ha vitale bisogno del sud. Oggi è la Lombardia ad essere piegata dall’epidemia e merita la solidarietà di tutti gli italiani, ma da sola difficilmente potrebbe rialzarsi. Ci sarebbe molto da discutere sul come sono state distribuite le risorse statali tra nord e sud. Importanti istituti di ricerca hanno certificato che al sud sono stati sottratti 61 miliardi di euro all’anno a favore del nord attraverso il criterio della spesa storica. Un meccanismo perverso che ha portato le regioni ricche a diventare ancora più ricche e quelle povere ancora più povere. Ho sentito il dovere di reagire pubblicamente ad una provocazione di chi punta evidentemente a scavare nuovi fossati, ad alimentare odi e rancori, a scatenare conflitti interni in un grande Paese, utilizzando argomenti e accuse inaccettabili”.
Dichiarazioni Feltri, Mangialavori: «Inaccettabili, intervenga l’Ordine dei giornalisti»
«Le parole di Vittorio Feltri contro i meridionali sono vergognose e inaccettabili. Chieda immediatamente scusa. Quanto all’Ordine dei giornalisti, mi auguro che voglia al più presto avviare un procedimento disciplinare – l’ennesimo – nei confronti di uno pseudo giornalista che ogni giorno fa di tutto per screditare l’intera categoria cui appartiene».
Lo sostiene il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori in merito alle affermazioni dell’editorialista di Libero, che durante la trasmissione di Rete 4 Fuori dal coro ha affermato che i «meridionali sono inferiori».
«Francamente – aggiunge il parlamentare azzurro –, la misura è colma. Non è più possibile tollerare le sparate di un professionista dell’odio che ormai non prova neppure più a nascondere le sue pulsioni razziste nei confronti dei cittadini del Meridione. È riprovevole, inoltre, il fatto che a fronte delle continue affermazioni discriminatorie di Feltri, quest’ultimo continui a essere ospitato nelle trasmissioni televisive più importanti del nostro Paese».
«A questo proposito – conclude Mangialavori –, è inoltre opportuno sottolineare la palese inadeguatezza del conduttore di Fuori dal coro, Mario Giordano, che in seguito alle dichiarazioni razziste di Feltri non ha chiesto scusa ai telespettatori ma si è solo preoccupato per la possibile perdita di share. È un atteggiamento da censurare con forza e sarebbe opportuno che Giordano chiedesse scusa. Mi auguro che, pure in questo caso, l’Ordine dei giornalisti voglia intervenire. Faccio inoltre un appello ai vertici di Mediaset, affinché valutino l’opportunità di continuare a mantenerlo alla conduzione di una trasmissione che si rivolge a milioni di italiani, meridionali compresi».
Dichiarazione del segretario questore Di Natale
“Credo che Vittorio Feltri debba dimettersi dal suo incarico di direttore di una testata giornalistica nazionale e invito il Presidente della Regione Calabria e il Consiglio Regionale ad intraprendere azioni legali nei suoi confronti per le dichiarazioni rilasciate contro il Sud”. E’ quanto afferma il consigliere Graziano Di Natale (IoRestoInCalabria), Segretario-questore dell’Assemblea regionale, aggiungendo: ”Rimango attonito e senza parole di fronte alle dichiarazioni rilasciate da Feltri durante la trasmissione televisiva ‘Fuori dal coro’. Dopo gli editoriali pubblicati su ‘Libero’ nei quali intimava il Mezzogiorno a darsi ‘una regolata… o farete una brutta fine, per altro meritata’, durante il programma condotto da Mario Giordano, il giornalista si è scagliato di nuovo contro i meridionali, definendoli ‘inferiori’ “.
“Non è la prima volta – argomenta in una nota l’esponente politico – che il signor Feltri offende la gente del Sud alimentando toni razzisti e denigratori, ma questa volta l’attacco si presenta ancora più vergognoso poiché avviene nel momento più delicato della storia del nostro Paese, un momento in cui la concordia, la solidarietà e la fratellanza dovrebbero regnare per riuscire a superare questa emergenza che sta mettendo alle corde milioni di persone”.
“L’Italia – conclude Di Natale – caro direttore Feltri, è una Repubblica unica e indivisibile (art. 5 della nostra Carta costituzionale) fondata sul principio di uguaglianza e pari dignità sociale. Non esistono regioni di serie A o di serie B, settentrionali o meridionali, bensì onesti Italiani che giorno dopo giorno cercano di andare avanti tra le mille difficoltà della vita”.