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Palmi, Randazzo, E’ ora di ripartire

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Nonostante in questi anni, per il bene di Palmi, mi sia sforzato di attuare una forma di opposizione piuttosto blanda e, possibilmente, costruttiva e di supporto alla coalizione vincitrice delle elezioni del 2017, mettendo al servizio della Città la mia umile competenza ed esperienza come amministratore “anziano”, oggi sento che, minimizzare l’abbandono degli scranni di maggioranza da parte di Umberto Donato, sarebbe un grave errore di valutazione non solo per me, ma bensì, per tutti gli addetti ai lavori della politica palmese. E non unicamente perché si tratta del capogruppo della lista del Sindaco e non di una qualunque lista a sostegno, ma soprattutto perché Umberto non è un Consigliere come gli altri e lo ha dimostrato, oltre che con il suo impegno, con il messaggio diffuso sui social. Umberto è “un bravo ragazzo prestato alla politica”, un operatore serio, schietto e sincero al quale – giustamente direi – non piace essere preso in giro. Lo dice lui stesso nel comunicato, allorquando, in seguito ai numerosi tentativi di destare la maggioranza dall’immobilismo programmatico e strutturale, “dall’auto-social-celebrazione” e dal torpore servile nei confronti dell’esecutivo, si è visto puntualmente messo in un angolo. Tutto ciò non è un caso.
Traspare infatti, dalle parole del Capogruppo dimissionario, l’identità di un’Amministrazione tendenzialmente sorda alle istanze dei cittadini rappresentati proprio da quel Consigliere delegato ai rapporti con i quartieri, sempre in prima linea sul territorio durante le emergenze. In questi tre anni ho sempre visto Donato in trincea e mai dietro un selfie-stick.
Ed una riflessione sul perché “un operativo” abbandoni la coalizione è d’obbligo; infatti, al di là della fumosità mediatica, la valutazione sull’azione politica di questa maggioranza non può che essere negativa, tenuto conto dell’oggettivo fallimento – al giro di boa del terzo anno – del progetto/programma elettorale sia dal punto di vista economico, urbanistico e turistico che della politica del welfare ed ambientale. Le periferie dimenticate e sommerse dai rifiuti, la Marinella da tre anni inaccessibile e non sembra vedersi luce in fondo al tunnel, la Pietrosa e Villa Repaci sono ormai destinate al pascolo degli armenti, Tonnara, Pietrenere e Scinà offrono agli avventori lunghi cumuli di spazzatura da incorniciare in splendidi tramonti. Il Cinema Teatro “ex Sciarrone” sta diventando vecchio ancor prima di essere inaugurato, delle gloriose rappresentanze sportive che facevano di Palmi un fiore all’occhiello dell’intero mezzogiorno (Calcio, Volley, Rugby, etc.) ne rimane soltanto un vano ricordo, del Piano Spiaggia con relativa assegnazione dei 12 nuovi lotti che avrebbero dovuto rilanciare il turismo costiero non se ne parla più; del famoso rilancio commerciale della Città rimane traccia soltanto nella brochure elettorale, mentre nel centro le serrande si abbassano ed i commercianti, oberati dalle imposte e stanchi di veder puntualmente disattese le loro istanze, preferiscono spostare le proprie attività altrove; queste e molte altre sono le reali criticità della nostra cittadina. A niente è valso il mio accorato appello, durante l’ultimo Consiglio Comunale, di operare una straordinaria ed eccezionale riduzione delle imposte a causa dell’emergenza sanitaria che ha interessato il nostro mondo.
Per questa ed altre ragioni, nei prossimi giorni, incontrerò il Consigliere Donato per valutare se sussistano le condizioni per un’azione politica condivisa e comune dai banchi del Gruppo Misto. E’ giunta l’ora in cui, l’area moderata della Città, torni a confrontarsi e soprattutto, riunirsi per il rilancio di un progetto politico alternativo a questa maggioranza, incisivo e concreto, di rinnovamento, che consenta a Palmi di ritornare ad occupare il suo legittimo ruolo di capofila all’interno della Città Metropolitana.