Di Clemente Corvo
Ormai da quasi un anno che l’indimenticabile bomber della gloriosa Gioiese anno 73-74 Luciano Furlanis, abita nella città di Gioia Tauro. Attualmente cura gli interessi di tantissime giovani promesse dell’Italia settentrionale. Un passato troppo intenso di soddisfazioni il suo che lega in modo forte il campione, l’uomo, con la città della Piana che lo ha sempre amato. L’anno in cui Furlanis è venuto in prestito dalla Reggina dove nel 1972 aveva esordito in Serie B con la Reggina dell’allora direttore sportivo Cataldo, allenata da Rubino e subito dopo da Neri. Nel 73 venuto alla Gioiese voluto fortemente dal grande Professore Franco Scoglio, che allora per convincere il forte bomber a lasciare la serie B per indossare i colori Viola della Gioiese in Serie D nel girone I. lo ospitò a casa sua a lipari per un’intero mese. La sua presenza in quell’anno nella Gioiese è stata veramente semplicemente devastante, un vero trascinatore, un bomber da area di rigore incontenibile con le sue 25 reti segnate si piazzò subito a ridosso di Bertagna attaccante del Messina. Indimenticabile quel campionato, ed in modo particolare lo splendido duello in classifica tra il Messina e la Gioiese. I due derby vinti entrambi dalla Gioiese 1 – 0 All’andata al Celeste con rete di Spano’, addirittura in 9 uomini dopo le espulsioni di D’Agostino al 23′ e Mannino al 81′ e dove in quella circostanza il giaguaro il portiere Raffaele Giacobbe giocò quasi l’intera partita con il setto nasale rotto per uno scontro di gioco avuto proprio con Bertagna. In quella circostanza la Gioiese era tra l’altro priva del secondo portiere. Episodio non lasciato trascurato, in quanto subito dopo, i tifosi organizzati, hanno voluto estrinseca i propri ringraziamenti al portierone gioiese consegnandogli una splendida e meritatissima targa ricordo. Nonostante in quella domenica non si poteva viaggiare con le auto, per il blocco delle stesse, migliaia di persone, tifosi gioiesi, hanno presenziato a quell’ indimenticabile incontro dove si sono annotate oltre 9000 persone tra gli spalti. Lo stesso Furlanis ricorda il viaggio di ritorno verso Gioia Tauro, dove sul traghetto le migliaia di persone hanno gioito con tutta la squadra, una giornata indimenticabile. Ancora oggi quando mi trovo a viaggiare su una nave, su un traghetto, mi vengono in mente quei momenti, immagino di rivedere quei momenti dove lo stesso scafo, sembrava avesse cambiato colore. Infatti il colore Viola lo tappezzava completamente. Anche l’incontro di ritorno ci ricorda è stato devastante, abbiamo vinto 3 a 1 con rete di Campagna, Calabrò e dello stesso Furlanis su rigore all’ultimo minuto, il gol del Messina era stato segnato da Bertagna. Impressionante il tifo, la Bolgia vista a suo tempo al Cesare Giordano, dove la gente e non solo di Gioia Tauro ma di tutta la Piana accalcata sembrava entrasse in campo viste le vicinanze con il rettangolo di gioco, con i balconi e le terrazze stracolmi di persone, in quella circostanza ci ha aiutato veramente tantissimo nello spingere i palloni in fondo al sacco. Aver visto smantellato il campo Cesare Giordano al mio arrivo a Gioia Tauro mi sono sentito molto amareggiato. Posso dire io che ho calcato un”infinità di stadi, il CAMPO CESARE GIORDANO per le sue caratteristiche é stato per noi sempre un fortissimo alleato, per noi é stato sempre il 12 uomo in campo, dove la ciliegina sulla torta era il nostro grandioso pubblico, era difficilissimo venire a vincere a Gioia Tauro. Ricorda sempre Furlanis ed evidenzia che i tifosi messinesi noleggiando un elicottero sovrastando il Cesare Giordano qualche minuto prima dell’incontro avevano fatto cadere dall’alto un’enorme quantità di manifestini con la scritta Dio perdona Bertagna no. Ma gli abbiamo fatto capire che nella vita c’è solo Dio che perdona ed in quella circostanza ci siamo stati noi a non perdonare chi avrebbe dovuto non perdonarci. Eravamo convinti di vincere quel Campionato, però nelle ultime partite abbiamo mollato, perché forse la società non era ancora attrezzata per fare il salto di categoria. Salto poi ottenuto negli anni successivi con la mitica promozione in Serie C. Furlanis ci dice, che non finirà mai di ringraziare il pubblico Gioiese, la dirigenza di allora, molto attenta precisa vogliosa di fare sempre bene, ma in modo particolare ricorda Lo scomparso Professore Franco Scoglio. Franco Scoglio ha sempre ringraziato la Gioiese la sua dirigenza per la fiducia data nei suoi confronti per essere stato lanciato proprio dalla Gioiese nei professionisti. Un ricordo di Scoglio sta nella confidenza fattami dàllo stesso, quando lui sarebbe dovuto andare al Milano nel Milan e dove era in concorrenza con il mister Sacchi, in quella circostanza chiamati entrambi a Milano per una conferenza stampa dove lo stesso si era inceppato in due tre circostanze, mentre l’altro rappresentante di vini, molto più pronto è riuscito a dribblare con più dimestichezza e nella circostanza il Milan prese proprio Sacchi. Da parte nostra è doveroso menzionare il curriculum di questo grande bomber Luciano Furlanis da Concordia Sagittaria provincia di Verona, lo stesso ha giocato in lungo ed in largo per l’Italia, giocando con ottime referenze con Omegna, Julia, Monfalcone, Palermo, Alghero, Reggina, Città di Castello, Gioiese, Modica, Sanremo, convocato A 18 anni nell’under 21 con i vari Belluggi (Inter) Vecchi ( Milan) Santarini ( Roma) Cuccureddu (Juve) ed altri campioni. Allora la Gioiese era stata apostrofata come ATTACCO MITRAGLIA, Infatti il suo attacco accreditava la più elevata media reti nelle varie divisioni e nei loro gironi e la vedevano subito dopo addirittura alla Juventus con una media di 1,631 gol partita contro 1,52 1 media della Gioiese. Tantissimi giocatori andati in rete in quell’anno oltre naturalmente a Furlanis, bisogna ricordare le reti di Calabrò, Scordo, Campagna, Mannino, Marino, Spanò. Babuscia, Scoppa e Surace Un episodio particolare che lo stesso ci ha confidenziato è relativo alla partita che la Gioiese giocò a Castelvetrano contro la Folgore dove, ci dice il mio angelo custode in quella circostanza non riuscendo a bloccare il mio gioco mi disse: stai attento se vuoi uscire dalla porta dalla quale sei entrato, altrimenti stabilisci tu se vuoi uscire dalla porta destra o quella sinistra in quanto da una parte c’era l’ospedale dall’altra c’era il cimitero. Lo stesso rispose: Io uscirò dalla dalla porta dalla quale sono entrato dopo aver fatto trionfare la mia squadra, la mia Gioiese e con grande determinazione disputò una delle sue migliori partite. Attualmente il bomber è a Gioia Tauro oltre che per la passione verso la gente, verso la città, si è messo a disposizione della società Gioiese perché è sua intenzione dopo aver riscontrato il potenziale fisico Atletico di numerosi ragazzi locali di costituire un grande settore giovanile, mettendo a disposizione degli stessi tutta la sua grandissima esperienza. Fattore da non trascurare, viste le capacità di Furlanis, che se fatto veramente con le accortezze che lo stesso intende adoperare sarà certamente la linfa vitale per la prima squadra e certamente una risorsa economica per la società. Tanti, infatti sono i ragazzi gioiesi collocati nei settori giovanili delle vicine città che militano nei campionati dei professionisti. Ho sempre giocato con professionalità, con passione, con grandissima determinazione ed impegno ci ha detto , indossando sempre con grande attaccamento e rispetto i colori delle società che ho rappresentato, ed in modo particolare mi è rimasta nel cuore quella viola, Ma oltre tutti questi aspetti ho giocato sempre con la voglia di divertirmi e mai speculando sotto l’aspetto economico e questo è uno degli aspetti che dico sempre ai giovani. Certamente indecoroso per il calcio, ed in modo particolare quanto successo negli scorsi mesi in superlega, dove società illustri hanno cercato escamotage per cercare di coprire enormi disavanzi creati di proposito, per cercare di arrivare agli obiettivi per i quali poi non ci sono arrivati. Per non parlare di giocatori che dopo essere cresciuti all’interno di una società dopo essere stati Curati dopo che sono emersi e sono diventati grandi chiudono in maniera indecifrabile la porta in faccia alla società che ha dato a loro tanto. Tutto questo marciume ancora di più valorizza i valori di vera vita e di quanto evidenziato in questo articolo che sa veramente da libro Cuore.