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Reggina 1914, la vittoria nel derby e l’ombra dello stato di salute dello stadio. Il “Granillo” in condizioni pessime. Intervenire per evitare tragedie

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La Reggina vince il derby con il Cosenza e mantiene la testa della classifica anche se in coabitazione. Una buona gara, quella interpretata dai giocatori in casacca amaranto ben assortita dal tecnico Inzaghi. Tralasciando gli aspetti tecnici, si vuole svolgere lo sguardo su altri aspetti, nello specifico quelli strutturali dell’impianto sportivo del viale Galileo Galilei. Lo stato di conservazione dello Stadio “Oreste Granillo” di Reggio Calabria è fortemente influenzato sia dal materiale utilizzato (cemento armato) e dall’esposizione agli agenti atmosferici, nonostante la sua realizzazione risalente al periodo della storica promozione in Serie A. Eppure si registra il costo dell’abbonamento pari a 150 euro in curva che rapportato ad altri impianti (vedi il “Benito Stirpe” 90 euro), oppure il “Ferraris” di Genova stesso prezzo di quello della Reggina. Ma le strutture che ospitano il Frosinone ed il Genoa si presume che non riscontrino gli acciacchi di quello che ospita la squadra della nostra Città. Per quanto riguarda la Curva Nord si assiste (come da documentazione fotografica) ad un processo di degrado dovuto anche a fenomeni di corrosione, dovuti sia alla salsedine che alle infiltrazioni di acqua meteorica ed alle situazioni climatiche. Ci si chiede se sono state effettuate degli interventi, nel corso degli anni, ad esempio all’ impermeabilizzazione delle strutture. Diversi calcinacci si trovano in diversi punti delle scalinate dello stadio “Oreste Granillo” e nel percorso che porta ai tre Settori dello stesso. Si gira la segnalazione a chi di competenza con lo scopo di una serie bonifica ed a interventi di miglioramento all’indice di vulnerabilità dei singoli blocchi strutturali.