L’ex Governatore Oliverio a “Quarta Repubblica”, “Il partito mi ha isolato” e “Io sempre innocente”


L’ex Governatore della Calabria Mario Oliverio ieri sera nella trasmissione “Quarta Repubblica” di Nicola Porro, ha affrontato un tema molto spinoso in merito alle leggi per contrastare la mafia, in Italia ma soprattutto al Sud e che tali producono effetti non consoni a uno Stato democratico.
Poi ha parlato della sua vicenda giudiziaria che l’ha colpito da presidente della Regione Calabria, “Alle 7.30 arriva la Guardia di Finanza mi notificano l’obbligo di dimora, il mondo mi crolla addosso e mi viene contestato un abuso d’ufficio per una gara d’appalto in Sila del 2014, quando non ero presidente della Regione”
E poi, “Mi insedio il 23 dicembre 2014, l’appalto era riferito alla primavera del 2014”.
Oliverio ricorda quando la Corte di Cassazione annullò il 20 marzo 2019 il provvedimento senza rinvio e “dicendo che si trattava di un provvedimento abnorme e un chiaro pregiudizio accusatorio”.
Lo stesso ricorda che è “stato rinviato a giudizio ed ho chiesto il rito abbreviato al termine del quale sono stato assolto ‘perché il fatto non sussiste’ con le stesse motivazioni della Cassazione”.
E parlando del Partito Democratico tona duramente, “sono diventato uno sconosciuto per il mio partito. Mi hanno isolato e poi, nel rapporto tra politica e sistema giudiziario c’è qualcosa di malato (…) un clima di paura, che è gravissimo per un Paese democratico”.