Dure le parole del fondatore di Libera, ‘associazione che unisce i parenti delle vittime innocenti di mafia, don Luigi Ciotti, a margine di un’iniziativa a Bovalino, due giorni fa nella Locride, aveva detto, “Attenzione, c’è il rischio, poi si dovrà lottare sia ben chiaro, che il Ponte sullo stretto non unirà due coste, ma due cosche sicuramente sì”. Nei fatti, avanzando, ancora una volta, le sue note perplessità sull’opera: Parlando inoltre di una “politica smemorata” e di “segnali che diventano inquietanti”, in relazione a decisioni prese su quelli che «erano pilastri” ma che ora “sono fortemente messi in discussione”.
Non si è fatta attendere la replica del ministro delle infrastrutture, il leghista Matteo Salvini, “Mi fa schifo che qualcuno pensi che Sicilia e Calabria rappresentino le cosche. Fino a che c’è qualcuno all’estero che dipinge l’Italia come mafia pizza e mandolino, fa schifo ma è all’estero. Se c’è qualche italiano che continua a dipingere l’Italia come mafia, pizza e mandolino, se espatria fa un favore a tutti”.