La scomparsa di Mons. Giuseppe Acquaro ci invita oggi alla preghiera, alla riflessione ed ammirazione per la sua testimonianza sacerdotale.
Don Giuseppe Acquaro era un servo di Dio davvero obbediente alla Chiesa, che con il suo carisma ed il suo illuminato dono dell’oratoria, negli anni, ha compiuto, attraverso le sue omelie, un’opera di “moralizzazione” ed evangelizzazione mai invasiva, garbata e soprattutto di alto spessore culturale.
Vogliamo ricordalo, anche, come docente e maestro di vita di molti adolescenti che si sono formati nella nostra Scuola Media e come preside del Liceo Classico di Oppido M.; lui, persona colta ed umile, è stato amato dai suoi ragazzi per lo spessore della sua cultura, la sua umanità e per i messaggi di amore, di fratellanza, di rispetto per gli altri, la sua visione globale del mondo e della società che rendevano le sue lezioni ancora più interessanti e partecipate, sebbene richiedessero uno sforzo di attenzione in più.
Cittanova perde un punto di riferimento che seppur discreto, non amante delle prime file, farà sentire inequivocabilmente la sua assenza, in un momento in cui si avverte il bisogno di modelli da seguire o cui ispirarsi.
Esprimiamo il nostro sentito cordoglio ai familiari, certi che il suo ricordo produrrà buoni frutti nel cuore di molti.
Mons. Giuseppe Acquaro è tornato alla Casa del Padre
Il 29 dicembre 2023, ancora nella luce del Santo Natale, è tornato alla Casa del Padre monsignor Giuseppe Acquaro, già vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.
Nacque a Cittanova, il 1 novembre 1936, da Francesco e da Marafioti Carmela. Effettuò brillantemente la sua formazione presbiterale presso il Pontificio Seminario “Pio XI” di Reggio Calabria e fu ordinato sacerdote, nella Cattedrale di Mileto, da monsignor Vincenzo De Chiara, il 29 giugno 1962, nel vivo e profetico clima del Concilio Vaticano II (1962-1965) che rimase come bussola del suo ministero sacerdotale e del suo servizio pastorale.
Dal 1 luglio 1962 al 30 giugno dell’anno successivo, fu segretario personale di monsignor Aurelio Sorrentino, vescovo di Bova mentre dal 1 ottobre 1963 al 30 giugno 1964 fu vicario parrocchiale della Parrocchia di Sant’Ippolito Martire in Gioia Tauro.
Il 1 settembre 1964, fu nominato parroco della Parrocchia di San Teodoro Martire in Rizziconi che resse fino al 30 settembre 1974, rimanendo, comunque, fortemente legato a questa Comunità, alla quale continuò ad offrire il suo servizio pastorale anche negli anni successivi.
Uomo di profonda cultura, dotato di una vasta e viva erudizione, si laureò in Lettere presso l’Università di Messina e, dopo aver insegnato per decenni nelle Scuole Statali, dal 1991 al 1993 e dal 2001 al 2006, fu preside del Liceo Ginnasio “San Paolo” di Oppido Mamertina.
Sulla stessa linea, fu assistente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale della nostra Diocesi, dal 1979 al 1982 e dal 1988 al 1990 e del Centro Italiano Femminile, dal 2002 fino ad oggi.
A livello diocesano, inoltre, fu anche docente invitato dell’Istituto di Scienze Religiose “Giovanni XXIII”, dal 1983 al 1988; membro del Consiglio presbiterale, dal 1991 al 1996 e dal 1997 al 1999; vicario foraneo del Vicariato di Polistena, dal 1997 al 2000; membro della Commissione Ordini sacri, dal 2014 fino ad oggi e vicario generale della Diocesi, dal 2013 al 2018.
Dal 25 marzo 1992 al 4 settembre 1992, fu amministratore parrocchiale della Parrocchia-Santuario di Maria SS. del Rosario in Cittanova, Comunità che servì indefessamente fino a quando la malattia che lo ha condotto alla morte glielo ha impedito; celebrando devotamente il culto liturgico; annunciando con profonda spiritualità la Parola di Dio e offrendosi generosamente ed efficacemente per la direzione spirituale di numerosi fedeli.
Per la vastità del suo ministero sacerdotale e l’intensità della sua lunga esistenza, l’evento della morte di don Peppino tocca il cuore di tutta la nostra Chiesa diocesana.
Egli ha vissuto il suo essere sacerdote come un servizio, innanzitutto a Dio, mediante una fede essenziale, concreta e coerente, affidandosi fino alla fine alla sua divina volontà e come un servizio ai fratelli – dai fedeli affidati alla sua cura pastorale, ai vescovi e ai sacerdoti – a tutti offrendo fraterna vicinanza e paterna attenzione. In questo modo, mons. Acquaro ha servito il Signore e la sua Chiesa con tutto se stesso: con la sua singolare umanità, il suo brillante carattere, le sue solide competenze e la sua sperimentata saggezza.
Adesso, terminato il suo pellegrinaggio terreno, il Signore l’accoglie nella beata pace del suo Regno, per dargli il ristoro meritato per tutte le sue fatiche e concedergli il premio promesso ai buoni operai del Vangelo.
Sac. Letterio Festa
Direttore Archivio Storico Diocesano