Vincenzo Speziali (UdC): “Tajani e il cabaret”

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Vincenzo Speziali (UdC): “Tajani e il cabaret”.

Mi assale un sospetto -sulla scorta parafrasata di Cartesio: ‘dubito ergo sum’!
Per quale motivo il mio caro ‘Dagospia’, non ‘sfotticchia’ a dovere (e per come si merita), l’esilarante (ovviamente, sotto l’aspetto ‘politicante’) Antonio?
Patti chiari, non mi riferisco al ‘triunvero romano’ nonché concubino di Cleoptatra, a sua volta, ‘bella gnocca’, seppur dei suoi tempi coevi e per come l’avrebbe definita, in epoca a noi contemporanea, quell’amabile ‘cavalier ganassa’ del ‘de cuius’ Silvio Berlusconi .
Già, il buon ‘B’, in Dall’Oglio, Lario -sebbene il vero cognome sarebbe Bartolini- e poi, nel ‘crescendo’, il quale diverebbe un ‘deminuendo’, si aggiungerebbero le generalità ‘paraconiugalaffettive’, tanto per citare le più conosciute, di Beganovich, Minetti, Daddario, Russo, Pascale e in ultimis, ma ‘morganaticamente’ Fascina (edsa nota, per essere presente in Parlamento, con la stessa costanza di un atto in Chiesa.
Certo, se ne intendeva di donne, la buonanima di Silvio (ma non è il solo!), pur se spesso le passioni, si è trovato a pagarle -in tutti i sensi- a caro, carissimo, prezzo.
Ciò premesso, al netto di tutte costoro, precisiamo che non parliamo di donzelle appartenenti ai casati dei Coburgo Sassonia Gotha o degli Hannover, piuttosto che dei Fürstenberg, bensì sappiamo tutti di chi e da dove.
Di converso, il caro Tajani -da qualcuno soprannominato Mr Been (come il grottesco, surreale e ridicolo personaggio britannico)- rimane esente, da ogni satira (per di più giusta), in quanto i suoi ex colleghi giornalisti, lo ‘proteggono’ a spada tratta, mettendolo al riparo da qualsivoglia giusta critica e fondata caricatura, le quali solo tre persone gli muovono: Renzi, Salvini ed io, seppur con grande stile, che ciascuno di noi tre ha e possiede!
Ora, siccome a me di una posticciata parodia di un congresso partitico (che non è né congresso, né Partito), poco mi importa e ancora meno mi impressiona, oppure, sempre il sottoscritto, non è indotto nessun timore reverenziale, scioriniamo gli eventi della due giorni italoforzuta, orfana del ‘buon B’, caracollando le varie gag dei vari (non) leaders, bensì (veri) leadericchi, più o meno in erba o quasi.
Al netto che un signore -anche lui, adesso, piuttosto avanti con l’eta`- dal corpaccione ormai corpulento -mi riferisco, proprio a Tajani- pur di darsi uno sprint, tiri in ballo gli atletici calciatori e financo Maradona (persino costui defunto, al pari di Berlusconi…ma allora il Congresso, si poteva fare in un qualunque camposanto, non nel Palazzo dell’Eur a Roma), ci pensa, persino il Presidente pro tempore (molto, ma molto, ma moltissimo, pro tempore) della Giunta Regionale Calabrese, a disvelare le autentiche debolezze, che dai giornalisti, in ossequio al ‘sor Antonio’ (Tajani), non raccontano, semmai omettendo, ‘usi ad ubidir tacendo’. Gia`, smerciano un irreale stato dell’arte, dando ad intendere una forza o una ripresa, le quali non sono affatto vere per quel che resta, di un Partito così, non solo mai nato (prima c’era Silvio, quindi non ne voleva che sentire, ora manco piu` lui, perciò…fate vobis), ma adesso, divenuto un ‘comitato permanente propagandistico elettorale’, credibilmente denominabile ‘Vota Antonio’: patti chiari però, nulla ha a che fare, con la macchiettistica scenetta del grande e geniale Totò, allorquando invitava gli italiani a votate il candidato La Trippa, benché persino in questo casi c’è da ridere, eccome se c’è.
In ogni modo, tanto per tornare ad Occhiuto, il quale sembrava che potesse essere ‘il sol dell’avvenire’ e lui stesso ci credeva, abituato come si ritrova, benché solo in Calabria, ad averla vinta sempre e in modo semplice, pure grazie a Consiglieri, Assessori e Parlamentari vari, ai suoi piedini di fata appecoronati, grazie persino ad una certa stampa, che stampa non è, anzi risulta essergli molto compiacente ed arrendevole, mentre oggi fa i ‘conti’ con la triste realtà di non essere riuscito a diventare Vicesegretario Vicario -poi di chi? Di Tajani? Fosse stato contento Roberto di ciò fatti suoi!- e tale carica mancata (o non afferrata) risulta essere ridondante, al pari di quella del ‘Mega Direttore Galattico’ di fantozziana memoria (tanto Mr Been e Fantozzi, se non son fratelli, certamente saranno cugini germani).
Uno che ha velleità ‘leaderisticonazionali’ e per di più governa una Regione con l’esecutivo locale di coalizione, in cui si trova pure la Lega, non è che risulti tanto lungimirante ed elegante, nel mettersi ad irridere -per altro con considerazioni stucchevolmente false- allorquando fa commenti circa l’entusiasmo positivo e dilagante che ci sono alle manifestazioni di Forza Italia, maggiori di quelle che vi sarebbero alle latitudini leghiste, pur sapendo cone così non risulti vero.
Bella forza: Salvini, per quanto sia simpatico (a me lo è, essendogli pure amico!), principalmente risulta essere un politico strutturato, mentre qualcuno ‘di sopra’ ad Occhiuto, parimenti a quanto ben ricordavo prima, non solo gode di un reticolo protezionale di suoi ex colleghi giornalisti, ma trascina l’allegria, non per i futuri entusiasmi elettorali che poi dovranno essere dimostrati dalle urne, bensì, sempre la persona ‘di sopra’ ad Occhiuto -insomma, di Tajani continuiamo a parlare- raccoglie entusiasmi dovuti alla comicità, poiché ogniqualvolta parla, le ‘spara talmente grosse’ che fa crepare dal ridere, tutti, ciascuno e chicchessia.
Tanto per intenderci, persino Paolo Berlusconi, presente ieri, sorrideva basito, non prima però di aver lanciato un ‘segnale piccolo piccolo’, ovvero: “Uno di noi in politica? Chissà. Ce lo dirà il futuro”
Ditemi un po’, sono campane a festa per un presunto leader che si insedia alla guida di un Partito che era ed è quel che è (senza reale certezza di futuro, dopo le Europee), oppure campane se non a morto, che preannunciano il licenziamento anzitempo, proprio di colui che viene eletto da questa assise?
E già, finirà proprio in tal maniera, nel caso probabile, che le sue previsioni ‘percentualiscticoelettorali’ -propalate con la complicità compiacenti dei sui colleghi di un tempo, ovvero alcuni giornalisti- non dovessero avverarsi, come realmente sarà, poiché non supereranno, lo striminzito, 6% al massimo.
E patti chiari: ancora non abbiamo iniziato a Buvarest il Congresso vero, quello del PPE, laddove si sa, per storia personale e familiare, meriti politici di una vita, vedono me, più di casa che lui.
Il 6 e7 Marzo, lo dimostrerò, ma intanto, Forza Italia, mellifluamente, la smettesse di continuare e ‘turbolenteggiare’ con stress-test non apertamente dichiarati (proprio in virtù di velenose dichiarazioni o con il lancio dei numeri sondaggistici, manco fossero quelli del Superenalotto), perché presto o tardi, prima o poi, ci si desta dal torpore del proprio sonno e ci si accorge come la realtà sia ben differente rispetto a quanto si è sognato.
In fondo “i sogni son desideri”, cantava Cenerentola nel cartoon di Walt Disney, ma qui di ‘Cenerentole’ ve ne sono tante, ovvero le ‘vedove’ di Berlusconi, non di altri. A proposito: meno male che Silvio c’è stato, altrimenti avremmo avuto poche gnocche in politica e nessun ‘Drive In’ alla TV per ridere, a meno che per farci ancora oggi quattro risate, non dovremmo ridurci a sentire Tajani che spara numeri irrealistici, e vorrebbe pure superare la Lega, nel mentre al tempo stesso da ad intendere di essere più popolare di Salvini.
Si, è vero, Tajani ha un futuro: non in politica, bensì al cabaret. Lo consiglierò a Ninni Pingitore, il quale sta riaprendo il Bagaglino.

Vincenzo Speziali
Responsabile Regionale Calabria e membro della Direzione Nazionale dell’UdC; componente del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana.