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Allarme cani randagi a Taurianova. Un nutrito branco si aggira per alcune vie della città, sono mansueti ma creano tensioni

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Di GiLar

Precisiamo che non abbiamo nulla contro i cani, essi sono belli sono migliori degli uomini, più intelligenti e chi possiede un animale è più intelligente di chi non ne possiede perché anche attraverso i social abbiamo imparato che sono diventati gran parte acculturati e conoscitori di Gandhi, Kant, Twain e finanche di Schopenhauer con le loro fasi a favore dei cani e degli animali in genere, ha prodotto più acculturati il possesso di un cane che l’intera Capitale Italiana del libro a Taurianova (come altrove e in altre realtà non “Capitali”).
Fatta questa premessa d’obbligo onde evitare polemiche che non c’entrerebbero nulla con il contesto in essere, poniamo all’attenzione delle autorità competenti che in città, e precisamente spesso sulla Via Francesco Sofia Alessio un branco di cani randagi, brancolano creando non solo disagi alla circolazione, ma allo stesso tempo creano paure tra i cittadini che magari hanno paura dei cani, a volte anche accompagnati da minori che, giustamente, si preoccupano. Anche chi scrive è stato “accompagnato” a casa da circa una decina di cani, mansueti, non sono aggressivi, ma ciò non vuol dire che un cittadino che ha paura dei cani, non abbia momenti di tensione e di paura. E per tali sentimenti non deve assolutamente essere condannato per le sue paure. Questo teniamolo ben presente, anche da chi festeggia compleanni ai propri pelosi che tali condizioni potrebbero avere ripercussioni sullo stato d’animo per la tranquillità di passeggiare o fare rientro nelle proprie case per strada anche in tarda notte.
La competenza è dell’Asp di Reggio Calabria che dovrebbe accalappiarli e recarli in un canile per essere accuditi come la legge prescrive.
Noi ci siamo fatti solo portavoce di un problema che dovrebbe essere risolto da chi di competenza.
In Calabria la competenza inerente la cattura dei cani randagi è attribuita al Servizio Veterinario istituito presso le Asp; ciò deriva dalla Legge Regionale n. 41/90 per come modificata dalla Legge Regionale n. 4/00 che testualmente dispone all’art. 7 che “i cani vaganti devono essere catturati dal Servizio veterinario competente per territorio…”. I Comuni hanno altre responsabilità non sono esenti, come quello della gestione dei canili, etc.
La norma che regola tale condizione è la Legge 281/1991 e all’art. 1 recita, “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudelta’ contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”, e quindi già con questo principio generale dovrebbe esserci una tutela di convivenza tranquilla e reciproca tra l’uomo e l’animale.