È davvero preoccupante lo scenario che si desume dall’analisi del recentissimo rapporto pubblicato dall’Ufficio Studi delle CGIA di Mestre che ha elaborato i dati estrapolati dal Rapporto Oipe 2023 (Osservatorio italiano sulla povertà energetica) -esordisce Michele Conia, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace. Il dato nazionale si attesta al 9% e migliaia sono i nuovi poveri, che non riescono a far fronte alle spese di un mercato dell’energia impazzito anche per gli scenari internazionali. Questione che non riguarda solo le famiglie, infatti a soffrirne sono anche le microimprese che pagano il 165% più delle grandi aziende. Disoccupati, pensionati, lavoratori autonomi, anziani, famiglie numerose sono loro a soffrire di più la povertà energetica. C’è difficoltà a pagare le utenze di gas e luce, con i prezzi che da alcuni mesi sono tornati a lievitare: a febbraio, rispetto a un anno fa, +93% per il gas e +73% per l’energia elettrica. Le cause sono socio-economiche (redditi bassi) ma anche strutturali: abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate d’estate. Sono quasi 2,4 milioni le famiglie italiane in povertà energetica (Pe) per un totale di 5,3 milioni di persone. Il triste primato se lo aggiudica la Calabria, dove il 19,1 % delle famiglie, composte da quasi 349 mila persone, si trovava in condizioni di Povertà economica. Seguono la Basilicata (17,8 %), il Molise (17,6 %), la Puglia (17,4 %) e la Sicilia (14,2 %). Le regioni, invece, meno interessate da questo fenomeno sono il Lazio (5,8 % del totale delle famiglie), Friuli Venezia Giulia (5,6 %) e, in particolare, Umbria e Marche (entrambe con il 4,9 %). È un’amara fotografia -conclude il Primo cittadino- dalla quale si legge in controluce che si è più poveri nel Mezzogiorno e che viviamo in un Paese dove la forbice del divario economico è sempre più ampia. Occorrono nuove politiche che permettano di intercettare i bisogni dei più vulnerabili e il nostro impegno va in questa direzione approvando provvedimenti per contenere le diseguaglianze perché sentiamo il dovere di contrastarle.
Michele Conia, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace