La lettera aperta di un cittadino di Taurianova al sindaco Roy Biasi sulla riqualificazione dell’ex via Circonvallazione: “dubbi e perplessità sulla”
Mar 10, 2025 - redazione
Apprendo con piacere la notizia divulgata a mezzo social, direttamente dal sindaco Roy Biasi, dell’avvio dei lavori di riqualificazione della ex Circonvallazione, oggi Viale Vincenzo Ricci, per un importo pari a tre milioni di euro e, mentre esprimo le mie congratulazioni per essere riuscito a sbloccare l’annoso iter burocratico – nessuno prima di lui – per ottenere le necessarie risorse finanziarie, vorrei porre alcuni QUESITI, ai soggetti coinvolti nell’opera di riqualificazione del tracciato cittadino.
Ma la mia intrinseca carica civica mi impone, inoltre, di porre in evidenza DUBBI e PERPLESSITA’, circa l’intervento di rigenerazione del Viale Ricci, dettati da una mia atavica e comprensibile sfiducia nelle istituzioni, visto che spesso si sono rivelate distratte, se non addirittura complici, qualora omettono di verificare la regolare esecuzione dei lavori, secondo le prescrizioni contenute negli elaborati progettuali.
A detta del sindaco i lavori di ammodernamento saranno indirizzati innanzitutto a rendere SICURA la strada, poiché, per tante volte, è stata scenario di incidenti mortali – basti ricordare la giovanissima e sfortunata Chiara Petullà, investita proprio sulle strisce pedonali – vista la vetusta struttura della strada, non in grado più di rispondere e combinare le diversificate, ed a volte contrastanti, esigenze poste dalla necessità di soddisfare la sempre crescente domanda di mobilità e di accessibilità – ricordo che si tratta di un’importante arteria di collegamento dei paesi rivieraschi con l’entroterra – con quelle di garantire adeguati livelli di sicurezza della circolazione, di rispetto dell’ambiente, di sviluppo sociale e di qualità della vita.
Infatti si tratta di un’infrastruttura viaria che risente di una evidente impostazione progettuale coerente con disposizioni normative che hanno subìto nel tempo revisioni ed aggiornamenti, una strada ad alta vocazione commerciale, che mette a dura prova tutto il reticolo stradale, concepita negli anni ’70 e quindi non più adeguata alle nuove norme sulla viabilità: norme finalizzate ad dare sicurezza e fluidità della circolazione stradale.
Pertanto, dice ancora il sindaco Biasi:
“…i lavori saranno importanti, riqualificanti e sostanziosi, che renderanno, Viale Ricci, uno dei viali più belli e sicuri della provincia di Reggio Calabria, un vero Centro commerciale all’aperto, come pochi in Calabria, e che daranno un volto nuovo alla città…”
Mi chiedo,
►visto che sul quel tracciato insiste un obsoleto sistema di smaltimento acque, nella fase di realizzazione dell’elaborato progettuale, i tecnici progettuali hanno pensato ad una radicale soluzione per la REGIMENTAZIONE del flusso delle acque meteoriche, mediante la realizzazione di moderne opere di mitigazione che minimizzano i livelli di rischio?
Una cementificazione selvaggia, seguita dal mancato rispetto di un tratto fluviale, ormai strozzato, che attraversava la città, sporadici interventi di manutenzione e mancata pulizia delle caditoie, a seguito di piccole precipitazioni, trasformano il Viale Ricci in un torrente in piena, creando seri rischi alla circolazione e pericoli e disagi ai cittadini residenti e alle attività commerciali;
►sempre nell’ottica di un’opera tesa a migliorare la sicurezza e la vivibilità dell’area interessata dal tracciato da riqualificare, mi chiedo, se è stata prevista la realizzazione di una “PISTA CICLABILE E PEDONALE”, su entrambi i lati della carreggiata, favorendo una mobilità sicura e sostenibile, una maggiore fruibilità della zona, da parte di cittadini residenti e non, vista l’alta intensità di traffico su uno degli assi più lunghi di attraversamento della città?
►Si è pensato, per es. ad un moderno sistema di “ILLUMINAZIONE A DIAGNOSTICA REMOTA”, in cui i lampioni stradali avvisano le squadre di manutenzione prima che si rompano? Dunque un sistema di illuminazione intelligente, che possa individuare i problemi prima che degenerino. Oppure ad “UN’ILLUMINAZIONE COSIDETTA ADATTIVA”, che utilizzando luci a led, riduce in modo intelligente il consumo di energia, regolando i livelli di luce in base alle condizioni ambientali, alla presenza di persone, all’intensità del traffico veicolare, incrementando, allo stesso tempo, anche la sicurezza e il confort degli automobilisti e dei cittadini residenti e titolari di attività commerciali;
►ELIMINAZIONE DEI CAVI AEREI e della PALIFICAZIONE SELVAGGIA dalla strada interessata: al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica e tutelare l’immagine di una città che vuole apparire bella, ordinata e moderna, hanno pensato di rimuovere la miriade di pali di sostegno – di cemento e di legno – delle condutture Telecom ed Enel, che fanno “bella mostra” poiché posizionati davanti alle case dei residenti, ma cosa più assurda, adiacenti alle vetrine dei negozi. Invece, il sotterramento delle condutture, da un lato costituisce un serio viatico per il rispetto del decoro di una delle più importanti arterie di collegamento intercomunale, e dall’altro contribuisce a rendere il tracciato più sicuro ed esteticamente più bello; l’interramento dei cavi Enel e Telecom, richiede, certamente, scavi e lavori di costruzione più complessi, il che può aumentare
significativamente i costi rispetto all’installazione dei cavi elettrici su dei pali, ma i fili elettrici sottoterra, tuttavia, sarebbero meno esposti alle intemperie e ai guasti, e la strada ne gioverebbero anche a livello estetico.
Pertanto, la presenza di questi manufatti, posti ai lati della carreggiata, e che sono un elemento visivamente negativo, non rappresenta certamente una bella cartolina per la città di Taurianova, presentandosi come un pericolo costante per gli automobilisti in transito, soprattutto di notte considerato che la strada è scarsamente illuminata: diversi sono stati gli incidenti causati da tale palificazione selvaggia, realizzata negli anni passati, non si sa se per motu proprio, o mediante una servitù volontaria o coattiva o per decreto di esproprio per pubblica utilità, ma indiscutibilmente, conseguenza di un abusivismo sfrenato, che all’epoca era la regola e sul quale ENEL e TELECOM ci hanno marciato sopra.
►COME SCORAGGIARE I GUIDATORI DAL “PIEDE DI PIOMBO”, DALL’ECCESSO DI VELOCITÀ: visto che sul Viale Vincenzo Ricci è per normativa vietato l’impiego dei dossi artificiali, poiché si tratta di una strada che costituisce itinerario preferenziale per i mezzi di soccorso e di pronto intervento, cosa si è pensato di adottare per rendere sicuro il traffico e moderare la velocità?
●Effetti ottici e acustici? Certamente, considerato che ilcodice chiarisce che «su tutte le strade» si possono adottare «sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali a effetto ottico, acustico e vibratorio».
●Minirotatorie? Si, vista la doppia vocazione commerciale/residenziale di detta strada, l’impossibilità di posizionare dossi artificiali, la presenza di diverse intersezioni, nonché la ristrettezza della carreggiata, la realizzazione di queste piccole rotatorie, con un’isola centrale parzialmente sormontabile, potrebbe essere una delle misure idonee a mettere in sicurezza la strada e prevenire situazioni di pericolosità.
●Autovelox o altri strumenti tecnologici come dissuasore di velocità? Sarebbe preferibile evitare che i controlli della velocità debbano effettuarsi sulla strada, con gli agenti o con il controllo automatizzato, al fine di sanzionare i trasgressori e, per questa via rimpinguare le casse comunali. Al contrario invece si potrebbe pensare di installare dei moderni dissuasori elettronici di velocità, Mod. EVOLIS VISION, strumento tecnologico non repressivo, ma informativo e preventivo. Infatti, mostrando all’automobilista la velocità eccessiva alla quale sta guidando, si ottiene un rallentamento dell’andatura immediato e duraturo.
Dopo quanto sopra esposto, mi permetta, Signor Sindaco, con toni sommessi e riguardosi – convinto come sono di interpretare il pensiero di molti cittadini che come me risiedendo sull’importante arteria viaria, vivono, da molti anni, sulla propria pelle disagi e pericoli – di esprimere FONDATA SPERANZA che tale opera di ammodernamento stradale non diventi l’ennesima occasione di “riesumazione” di un vecchio pregiudizio di un “modus operandi” cosiddetto “fare all’italiana”, che significa agire in modo estemporaneo, approssimativo, confusionario, inefficiente.
Vivamente desidero, anzi desideriamo, e ci auguriamo, cittadini residenti e non, che le parole, gli impegni, le promesse, trovino riscontro in fatti concreti, tali da poter smentire quanti nutrono, come me, comprensibile scetticismo. Ne va di mezzo l’onorabilità e la credibilità di una amministrazione comunale, che fino ad oggi ha fatto della politica “del fare” il suo emblema, ma, a volte, si è caratterizzata anche per una politica fatta solo di “annunci e proclami”.
dr. Giacomo Alviano – cittadino di Taurianova