Gioia Tauro, I.C. “Pentimalli-PaoloVI-Campanella” il Progetto di orientamento “Sono più unico che raro”
Mar 14, 2025 - redazione
Il Progetto di orientamento “ Sono più unico che raro”, in svolgimento presso l’Istituto Comprensivo Pentimalli-PaoloVI-Campanella di Gioia Tauro, vede coinvolto un alto numero di bambini della Scuola dell’Infanzia e della scuola primaria, ha suscitato apprezzamento anche fuori dal territorio calabrese e prosegue nell’attuale anno scolastico con allargamenti ed estensioni che riguardano il mondo dell’arte e della poesia, proposti fina dalla più tenera età. Il progetto concretizzato anche in un libretto-portfolio personale di ogni bambino parte dal disegno e soprattutto anche dallo scarabocchio, linguaggio segreto del mondo infantile “Ogni bambino è un artista. Il problema è come rimanere un artista una volta cresciuti,” diceva Pablo Picasso. Questa affermazione, insieme all’idea di Joseph Beuys che “Ogni uomo è un artista”, ci invita a riflettere sul potenziale creativo che risiede in ciascun individuo fin dall’infanzia. Il progetto “Sono più unico che raro”, realizzato dall’Istituto Comprensivo Pentimalli-Paolo VI-Campanella di Gioia Tauro, si pone l’obiettivo di esplorare e valorizzare l’universo grafico dei bambini dai 4 ai 6 anni, offrendo strumenti per comprendere il loro mondo interiore. Scarabocchi, segni e disegni rappresentano le prime forme di comunicazione grafica dei bambini, una sorta di linguaggio segreto che esprime emozioni, fantasie e pensieri. Questo processo, che evolve dalla traccia motoria alla scrittura, è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e affettivo. Come sottolinea Angelo Vigliotti, esperto di grafologia pediatrica, “La traccia motoria può diventare strada della memoria”. Il disegno non è solo un atto creativo, ma una finestra sull’anima del bambino, capace di svelare armonie, disarmonie e bisogni profondi. Il progetto “Sono più unico che raro” ha coinvolto oltre 300 bambini della scuola dell’infanzia e primaria, che hanno realizzato una raccolta di disegni tematici e liberi, documentando il loro percorso evolutivo. Ogni bambino ha contribuito con almeno 20 opere, racchiuse in libretti personalizzati che offrono una panoramica unica delle loro esperienze. Attraverso questi disegni, è stato possibile analizzare elementi come tratti grafici, proporzioni, colori e temi ricorrenti, che raccontano storie di sogni, paure e desideri. Il disegno infantile è un mezzo potente per decifrare il mondo interiore del bambino. Linee forti o leggere, spazi occupati, colori caldi o freddi rivelano stati emotivi e caratteristiche personali. Ad esempio, un tratto deciso può indicare energia e impulsività, mentre un disegno più leggero suggerisce timidezza o insicurezza. Il tema della figura umana, spesso rappresentata come un “uomo girino”, è indicativo dell’immagine che il bambino ha di sé e del proprio corpo. Tra i temi proposti, il disegno della famiglia offre spunti preziosi per comprendere dinamiche relazionali. La posizione dei personaggi, la loro vicinanza o lontananza, e l’eventuale omissione di figure significative svelano il punto di vista del bambino. Anche il disegno dell’albero – con radici, fusto e chioma – rappresenta una metafora della crescita personale, evidenziando stabilità, resilienza ed espansione verso il mondo esterno. Le neuroscienze confermano l’importanza del disegno per lo sviluppo cerebrale. Disegnare stimola connessioni sinaptiche, favorisce la memoria e potenzia la motricità fine. Nonostante ciò, molti genitori tendono a sottovalutare il valore di questa attività, preferendo strumenti digitali. Tuttavia, è fondamentale sensibilizzare le famiglie sull’importanza di offrire ai bambini opportunità di espressione grafica, che rappresentano una tappa imprescindibile per l’apprendimento della scrittura. Il progetto “Sono più unico che raro” non si limita all’ambito scolastico, ma mira a creare un dialogo tra scuola, famiglia e comunità. Attraverso un approccio interdisciplinare, coinvolge docenti, pedagogisti e artisti, promuovendo una didattica inclusiva che valorizza la creatività e le peculiarità di ogni bambino. L’arte diventa così uno strumento di crescita collettiva, capace di stimolare il pensiero critico, ridurre ansie e favorire il benessere emotivo. Ogni disegno racconta una storia unica, un frammento del mondo interiore di chi lo ha realizzato. Attraverso lo scarabocchio, il bambino si esprime, esplora e cresce. Il progetto “Sono più unico che raro” rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte possa essere integrata nell’educazione per favorire lo sviluppo integrale dell’individuo. Come ricorda il filosofo Pietro Pastena, “Scrivere è come sognare”: un atto che trasforma l’ordinario in straordinario, lasciando un’impronta unica nel cammino di ogni bambino. Estendere il progetto oltre lo scarabocchio ed ancorarlo a poesia ed arte è un ulteriore sviluppo del progetto che tenta di agganciare la realtà poetica ed artistica al vissuto di ogni bambino. Lieti di potere diffondere una cultura del bene e dell’arte come realtà salvifica, diamo notizia di questo progetto che rappresenta anche un ponte tra Nord e Sud.