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‘Ndrangheta. Processo “Anguis”, Raffaele Cammarere va agli arresti domiciliari, considerato uomo di fiducia della cosca Facchineri di Cittanova

A seguito di perizia di parte richiesta dagli Avv.ti Luigi Mammoliti e Paolo Villelli, il Tribunale dapprima nominava un CTU al fine di valutare l’incompatibilità o meno con il regime carcerario, viste le condizioni di salute del detenuto
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In data 18.03.2025 il Tribunale di Palmi, Sezione collegiale, ha disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella meno gravosa degli arresti domiciliari a Raffaele Cammarere, inflittagli il 23.05.2022, a seguito dell’operazione c.d. “Anguis”, in cui il Cammarere era stato tratto in arresto con la pesante accusa di essere un uomo di fiducia della famiglia di ndrangheta dei Facchineri di Cittanova.
A seguito di perizia di parte richiesta dagli Avv.ti Luigi Mammoliti e Paolo Villelli, il Tribunale dapprima
nominava un CTU al fine di valutare l’incompatibilità o meno con il regime carcerario, viste le condizioni di salute del detenuto.
Il CTU nominato, in sede di esame reso in udienza camerale, illustrando le conclusioni a cui è pervenuto,
dichiarava che le attuali condizioni del detenuto fossero da considerarsi non adeguatamente gestibili
all’interno di qualsiasi struttura penitenziaria, anche in quella provvista di reparto sanitario, ove il Cammarere è detenuto.
Alla luce delle risultanze esposte dal CTU, il Tribunale decideva per la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella meno gravosa degli arresti domiciliari.