Un nuovo filone d’indagine scuote il Comune di Locri. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza ha fatto irruzione negli uffici municipali, in particolare nei settori Lavori Pubblici e Urbanistica, effettuando una perquisizione e procedendo al sequestro di una significativa mole di documentazione cartacea e digitale.
Il blitz, avvolto dal massimo riserbo, potrebbe essere collegato – secondo fonti ufficiose – a irregolarità nella gestione del cimitero comunale. Proprio su questo tema, nei mesi scorsi, i gruppi di minoranza consiliare avevano presentato un esposto alla Procura della Repubblica, sollevando dubbi e perplessità sul project financing relativo all’ampliamento del camposanto. L’esposto, corredato da documentazione dettagliata, è stato inoltre trasmesso alla Corte dei Conti.
Le carte sequestrate saranno ora oggetto di approfondite verifiche da parte degli inquirenti, che potrebbero fare luce su eventuali anomalie nella gestione degli appalti e nelle procedure amministrative.
Secondo quanto trapelato da ambienti vicini all’amministrazione, il sindaco Giuseppe Fontana sarebbe già stato informato sugli sviluppi dell’inchiesta, anche se al momento non risultano iscrizioni nel registro degli indagati.
Quali saranno le ripercussioni politiche in città dopo questo “blitz” delle fiamme gialle che puntano il dito su cimitero, lavori pubblici e urbanistica, ma soprattutto si attendono gli sviluppi in merito a questo accertamento e cosa uscirà dalle carte sequestrate.