Oggi al via la verifica di Governo: Berlusconi atteso in Senato. Voto di fiducia alla Camera
Accordo Pdl-Lega su Ministeri e Libia
Oggi al via la verifica di Governo: Berlusconi atteso in Senato. Voto di fiducia alla Camera
(ANSA) Giornata cruciale oggi per la tenuta del Governo, col discorso del premier Silvio Berlusconi in Senato per il dibattito sulla verifica parlamentare ed il voto di fiducia alla Camera sul decreto Sviluppo. Nel vertice conclusosi stanotte a Palazzo Grazioli, Pdl e Lega hanno raggiunto un accordo sui temi caldi dell’agenda politica: Libia e ministeri al Nord. Per quanto riguarda la tempistica e la durata dell’intervento militare italiano, la questione sarà congelata fino al Consiglio supremo di Difesa in programma il 6 luglio prossimo, mentre sul trasferimento dei ministeri si è deciso per un ordine del giorno congiunto in cui si conferma che ad essere distaccati sarebbero solamente degli uffici ministeriali di rappresentanza. “Restare schierati” in Libia è l’impegno dell’Italia, ha sottolineato ieri il capo dello Stato Giorgio Napolitano.
MINISTERI: ACCORDO PDL-LEGA,ODG SU RAPPRESENTANZE NORD Accordo fatto sul traferimento dei ministeri: nel corso del vertice a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, i vertici del Pdl e i leghisti Roberto Calderoli e Mraco Reguzzoni si e’ deciso che ci sara’ un odg congiunto Carroccio-Popolo della liberta’ in cui si conferma che ad essere distaccati saranno solamente degli uffici ministeriali di rappresentanza, pur se operativi. E’ quanto riferiscono diversi partecipanti sottolineando che nel corso dell’incontro e’ stato sentito al telefono il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
LIBIA: INTESA LEGA-PDL, SU TIMING PALLA A CONSIGLIO SUPREMO – Posizione comune su quanto Silvio Berlusconi dirà davanti alle Camere a proposito della missione in Libia, mentre per quanto riguarda la tempistica e la durata dell’intervento italiano, la questione sarà congelata fino al Consiglio Supremo di Difesa in programma il 6 luglio prossimo quando sarà sottoposta all’attenzione dell’organo presieduto dal capo dello stato. E’ questa l’intesa che, riferiscono fonti presenti all’incontro di palazzo Grazioli, è stata raggiunta tra il premier , i vertici del Pdl e i leghisti Roberto Calderoli e Marco Reguzzoni.
MINISTERI: ALEMANNO, STOP FIRME SOLO SE LEGA RITIRA PROPOSTA – ”La situazione dovrebbe essere accettabile, ma prima voglio leggere l’ordine del giorno e farlo leggere alla Polverini. Voglio sapere se la Lega ritira la sua proposta di legge di iniziativa popolare. Senno’ si sposta solo in avanti il problema. Da parte della Lega ci deve essere una ‘macchina indietro’ completa e definitiva”. Cosi’ il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato su Radio 24 l’esito della riunione del Pdl con il premier Silvio Berlusconi, che ha concordato con la Lega un ordine del giorno parlamentare per uffici di rappresentanza operativi al Nord, senza trasferire i ministeri. ”Se (i leghisti, invece) continuano cosi’ c’e’ una cosa a cui dobbiamo reagire con la nostra petizione”, ha detto ancora Alemanno, che assieme al presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha lanciato una raccolta di firme contro l’ipotesi di spostare i ministeri.
GOVERNO: POLVERINI,DA BERLUSCONI MI ASPETTO CORAGGIO DECIDERE – Dal discorso di Berlusconi in Parlamento “mi aspetto che sulla riforma fiscale, sugli interventi a favore di imprese, lavoro e famiglia, abbia il coraggio di prendere decisioni”. Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, ospite a Omnibus su La7. Il premier “faccia capire, in particolare al ministro dell’Economia – ha proseguito Polverini – che fino a oggi la politica del rigore è stata utile, ha tenuto fuori il nostro paese da difficoltà o catastrofi, ma oggi deve esserci una svolta, Maroni ha parlato di coraggio. Bisogna decidere. Ora c’é grossa attesa da parte del mondo del lavoro. Bisogna ripartire – ha concluso – e le Regioni da sole non possono farcela”.
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