Confesercenti e Assopanificatori si riuniscono
di TERESA COSMANO
Aumento del costo del pane nella Piana di Gioia Tauro
Confesercenti e Assopanificatori si riuniscono
In questi giorni, diversi esercizi di panificazione della Piana di Gioia Tauro, hanno aumentato il prezzo di vendita del pane, con aggravi che oscillano dai 30 ai 50 centesimi in più al chilo. Proprio l’aumento del prezzo del pane è stato il motivo di discussione dell’assemblea organizzata dalla Confesercenti e Assopanificatori, svoltasi nella sede di Taurianova, a cui hanno partecipato circa 40 panettieri della Piana. «L’aumento è la diretta conseguenza dell’incremento del costo delle energie e delle materie prime – ha spiegato il presidente provinciale di Assopanificatori Antonio Tavilla -. Se nel 2010 un quintale di farina costava 33 euro, oggi ne costa 48-54. Oltre alle materie prime è aumentato anche il costo dell’energia (gas, luce, benzina), le tasse, i tributi e quant’altro grava sulle singole imprese. Secondo gli studi condotti da Confesercenti, oggi – ha continuato – per produrre un chilo di pane occorre 1,76 euro. Bisogna avere rispetto per i panificatori, che ogni giorno sono impegnati a garantire un prodotto artigianale e di qualità e debellare il fenomeno dell’abusivismo che colpisce la categoria, facendo male all’economia sana e soprattutto non garantisce la sicurezza al consumatore».
La parola è poi passata a Rosario Antipasqua, direttore provinciale Confesercenti, che dopo aver ribadito il concetto espresso da Tavilla, circa il rispetto che bisogna portare alla categoria dei fornai, non ha risparmiato una frecciatina al consigliere provinciale Giuseppe Longo, che attraverso una nota, aveva affermato che l’aumento del pane non è altro che una speculazione da parte dei panettieri, essendo il pane fatto solo da farina, acqua, sale e lievito. «La categoria è oggi costretta – ha affermato Antipasqua – a fare i conti con futili ed ingiustificate polemiche sollevate da politici locali che non hanno conoscenza della materia. I panificatori non intendono affatto speculare, ma devono comunque contenere le spese. I nostri politici invece di sparlare, farebbero bene a mobilitarsi per debellare il fenomeno dell’abusivismo e per ridurre le tasse».
A tal proposito il direttore di Confesercenti ha annunciato che presto verrà preparato un manifesto per mettere in guardia i consumatori circa i rischi che si corrono ad acquistare pane prodotto e venduto abusivamente oltre ad organizzare un incontro con le varie amministrazioni pianigiane per portare avanti una battaglia seria contro questo fenomeno. «Se non si rispettano le regole del libero mercato – ha concluso Antipasqua – siamo costretti a prendere qualsiasi iniziativa per tutelare la categoria dei fornai. Non accettiamo che vengano lanciati proclami contro l’acquisto del pane e soprattutto non tolleriamo una concorrenza sleale».
t.cosmano@approdonews.it