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“E’ un piacere ospitarla qui, nella Casa dei calabresi”

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Così, davanti al laboratorio di restauro di Palazzo Campanella, che ospita i due Guerrieri in attesa della riapertura di Palazzo Piacentini, il segretario questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera ha accolto l’ambasciatore della Bosnia Erzegovina presso la Santa Sede, Jasna Krivosic-Prpic

“E’ un piacere ospitarla qui, nella Casa dei calabresi”

Così, davanti al laboratorio di restauro di Palazzo Campanella, che ospita i due Guerrieri in attesa della riapertura di Palazzo Piacentini, il segretario questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera ha accolto l’ambasciatore della Bosnia Erzegovina presso la Santa Sede, Jasna Krivosic-Prpic

 

 

 

REGGIO CALABRIA – “E’ un piacere ospitarla qui, nella ‘Casa dei calabresi’ che sempre più si apre all’uomo e ai diversi popoli. Ma, soprattutto, è un piacere poterle mostrare opere che hanno fatto arricchito la nostra storia e che, in qualsiasi parte del mondo, non trovano concorrenti: i Bronzi di Riace”.

Così, davanti al laboratorio di restauro di Palazzo Campanella, che ospita i due Guerrieri in attesa della riapertura di Palazzo Piacentini, il segretario questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera ha accolto l’ambasciatore della Bosnia Erzegovina presso la Santa Sede, Jasna Krivosic-Prpic, rivivendo la straordinaria scoperta del sub romano avvenuta nelle acque del mar Ionio. “Un evento che ha scritto una pagina memorabile di cultura e di storia, rappresentando le due Statue, oggi come ieri, la civiltà magno-greca della nostra terra e di quel Mediterraneo, di cui, in particolare, Reggio Calabria,  culla dei popoli, è l’immagine più autentica”, ha continuato Nucera.

“Finalmente ho potuto soddisfare una curiosità che avevo da tempo: ammirare da vicino queste straordinarie opere che ci dicono quanto grande sia l’ingegno degli uomini e straordinaria la capacità di creare arte pura come quella che è davanti ai nostri occhi. Per questo, è fondamentale, che la gente, in queste ed in altre opere, vi colga un senso di appartenenza, salvaguardando, e non distruggendo, tanta bellezza”:  ha esordito l’ambasciatrice, elogiando  “la scelta dell’Assemblea legislativa di ospitare i Bronzi, trattenendoli nella madre Patria”.

La visita istituzionale a Palazzo Campanella è stata anche l’occasione per affrontare la situazione bosniaca e i possibili collegamenti con la Calabria. “Guardiamo con molto interesse a quanto sta succedendo con l’augurio e la speranza che pace ed unità tornino ad allietare le vostre terre. C’è un legame profondo che ci unisce: quelle radici cattoliche rappresentate nella Santa Sede e che diventano importante punto di partenza per un percorso comune”, ha concluso Nucera, ricordando anche “il ruolo significativo di diffusione della lingua e della cultura italiana, della bellezza paesaggistica e dell’enogastronomia, che svolge l’Università per Stranieri”.