L’aviazione ha avuto ordine di neutralizzare una cellula di miliziani impegnata nel lancio di razzi verso il Neghev. Tensione ripresa dopo gli attentati ad Eilat
Gaza: torna in azione aviazione Israele
L’aviazione ha avuto ordine di neutralizzare una cellula di miliziani impegnata nel lancio di razzi verso il Neghev. Tensione ripresa dopo gli attentati ad Eilat
(ANSA) GAZA – L’aviazione israeliana ha colpito stamane un obiettivo nel rione di Zaitun, alla periferia di Gaza City. Lo riferiscono fonti locali. La radio militare israeliana ha confermato questo episodio precisando che, a quanto pare, l’aviazione ha avuto ordine di neutralizzare una cellula di miliziani impegnata nel lancio di razzi verso il Neghev. Finora non è noto se vi siano vittime. Intanto nella città israeliana di Ashdod è salito a sei il numero dei feriti per l’esplosione di due razzi Grad accanto ad una sinagoga. Uno dei feriti versa in condizioni gravi.
POLIZIOTTO EGIZIANO UCCISO A FRONTIERA – Un poliziotto egiziano è stato ucciso durante uno scambio di colpi alla frontiera con Israele. Lo affermano fonti della sicurezza. Fonti mediche hanno detto che un altro poliziotto egiziano è stato gravemente ferito ed é ora in coma. Uomini sconosciuti hanno ingaggiato stamane una sparatoria con gli agenti alla frontiera dell’Egitto con Istraele, hanno affermato le fonti.
RIPETUTI ATTACCHI DI RAZZI SUL NEGHEV – Il Neghev israeliano è sottoposto nelle ultime ore a ripetuti lanci di razzi palestinesi da Gaza. Nelle città di Ashqelon, Ashdod, Sderot e Beer Sheva le sirene di allarme risuonano a ripetizione e la popolazione è costretta di volta in volta a cercare riparo. Finora i miliziani palestinesi hanno sparato almeno una dozzina di razzi che ad Ashdod hanno provocato danni materiali ad alcuni edifici, fra cui una sinagoga. Due i feriti. In precedenza, nella nottata, l’aviazione israeliana aveva condotto a Gaza una serie di raid aerei in ritorsione ai gravi attentati terroristici perpetrati giovedì da un commando palestinese a nord di Eilat. In quegli scontri sono rimasti uccisi otto israeliani e sette membri del commando. L’aviazione ha colpito diversi obiettivi militari di Hamas, fra cui un campo di addestramento, magazzini di armi ed almeno un tunnel che conduceva al territorio israeliano. In questi attacchi, affermano fonti palestinesi, un adolescente è rimasto ucciso e diverse persone sono state ferite. Intanto in tutta la zona la tensione resta molto elevata. Nel Neghev, a nord di Eilat, proseguono anche oggi le ricerche di membri del commando terroristico che potrebbero essere ancora appostati sul terreno in attesa di tornare in azione. Sulle arterie si notano numerosi posti di blocco ed una rafforzata presenza militare. La polizia israeliana è inoltre schierata in forze a Gerusalemme est per far fronte ad eventuali manifestazioni che potrebbero essere inscenate dai fedeli islamici al termine delle preghiere del venerdì e del Ramadan nella Spianata delle Moschee.
GLI ATTENTATI AD EILAT – Gli attacchi terroristici condotti ieri nel Neghev a nord di Eilat (mar Rosso) hanno provocato la morte di otto israeliani – sei civili e due militari – oltre al ferimento di decine di persone. Il quotidiano Israel ha-Yom precisa che quattro vittime si sono avute quando un’automobile di escursionisti diretti ad Eilat è stata centrata da un razzo anticarro sulla arteria statale 12, che costeggia il Sinai egiziano. A bordo si trovavano due sorelle (Flora Ghez, 52, e Shula Karlinsky, 54) assieme con i rispetti coniugi: Moshe (54) e Dov (58). Tutti sono rimasti uccisi sul posto. Un altro civile israeliano, Yosef Levy, (57) è stato pure ucciso nella stessa zona mentre si dirigeva con la moglie verso Eilat. La donna, ferita al petto, ha fatto finta di essere morta per non essere nuovamente colpita dagli attentatori che erano rimasti appostati accanto alla sua automobile. La sesta vittima civile è l’autista di un autobus che viaggiava senza passeggeri sulla arteria 12. In un primo momento si era pensato che l’autobus (precipitato in un burrone e bruciato dalle fiamme) fosse stato colpito da un ordigno. In seguito le autorità militari hanno rivelato che era stato fatto esplodere da un kamikaze. Uno dei militari uccisi è Pasqal Avrahami, 49 anni, uno dei più anziani combattenti dello Yamam: la unità anti-terrorismo della polizia. Avrahami è stato colpito sulla arteria 12 da un cecchino mentre si trovava a breve distanza da una conferenza stampa tenuta dal ministro della difesa Ehud Barak e dal capo di stato maggiore generale Beny Gantz. Nella stessa zona era stato ucciso in precedenza un militare di leva: Moshe Naftali (22) della brigata di fanteria Ghivati.
redazione@approdonews.it