“Il Pdl rifletta sul come porsi al centro di un progetto politico che dia risposte ai moderati”
Nov 21, 2011 - redazione
E’ quanto afferma Nicolò all’indomani dell’intervista di Scajola su “Il messaggero”
“Il Pdl rifletta sul come porsi al centro di un progetto politico che dia risposte ai moderati”
E’ quanto afferma Nicolò all’indomani dell’intervista di Scajola su “Il messaggero”
“Credo sia ormai ineludibile per il PdL riflettere sul come porsi al centro di un grande progetto politico capace di raccogliere le aspettative e dare risposte ai moderati italiani”.
E’ quanto afferma in una nota il Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Alessandro Nicolò.
“La chiara e saggia esposizione della situazione politica offerta dall’on. Claudio Scajola nella sua intervista pubblicata da ‘Il Messaggero’ ieri, domenica 20 novembre, è un saldo riferimento di analisi che si incrocia, a mio parere, con le esigenze della società italiana, progressiva e che aspira al rinnovamento del Paese, ma indisposta a pericolosi salti nel buio. L’avvio del nuovo corso di Angelino Alfano aveva consentito di misurarsi con scelte di fondo necessarie a far ripartire il Paese, ridefinendo le politiche delle alleanze, perché – afferma Nicolò – questo è uno dei desideri più forti per i veri moderati, avere cioè uno strumento politico incardinato al centro della società civile in grado di governare delicati processi istituzionali e con scelte ed opzioni chiare ed alternative alla sinistra. L’improvviso ricambio della compagine governativa ha prodotto si un rallentamento attorno a questa discussione, ma, contemporaneamente, ha dettato le condizioni urgenti affinchè il gruppo dirigente del PdL, con grande senso di equilibrio e senza abiure, possa riprendere il percorso originario di catalizzatore delle forze dinamiche della società italiana che hanno costruito, a partire dal dopoguerra, l’economia fino a farle raggiungere ricchezza, prosperità ed un posto di rilievo negli organismi internazionali. Il tempo a disposizione non è molto – sottolinea il Vicepresidente del Consiglio – ed occorre trasformare la fase critica del momento in ulteriore valore aggiunto, riparlando alla gente, alla società civile, ai giovani con una connotazione politica già sperimentata in tutta Europa che coagula come perno centrale delle società il senso moderato di governo delle istituzioni, modello in cui si riconoscono milioni di persone, come, peraltro, dimostrato con le elezioni politiche in Spagna, con il successo straordinario di Mariano Rajoy. Il governo Monti – lo ha detto benissimo Claudio Scajola – ha caratteristiche meramente tecniche. Il Pdl, in questa fase, approfittando dell’inevitabile trasformazione del confronto politico-parlamentare dovrà rideterminarsi dentro se stesso e nel rapporto con gli alleati, di oggi, e di domani”.
“In questo senso, il ‘laboratorio’ calabrese può divenire utile indicazione quale forma di governo che racchiude nel centrodestra il PdL, l’Udc e tante forze moderate, con l’obiettivo – conclude il Vicepresidente del Consiglio – di trasformare il Paese e di riportare quella serenità politico-istituzionale capace di grandi scelte strategiche che tutti gli italiani auspicano”.
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