La Nissan Micra del 37enne si è scontrata con un Fiat Stilo. Per il giovane lametino non c’è stato niente da fare, è morto sul colpo
di ANTONIETTA BRUNO
Lamezia Terme, in un incidente stradale muore Salvatore Pileggi
La Nissan Micra del 37enne si è scontrata con un Fiat Stilo. Per il giovane lametino non c’è stato niente da fare, è morto sul colpo
di Antonietta Bruno
LAMEZIA TERME – L’asfalto reso viscido dalla pioggia e, probabilmente, anche l’alta velocità, continuano a mietere vittime a Lamezia. A perdere la vita a seguito di uno scontro frontale sulla Statale 18, è Salvatore Pileggi. Lametino di 37 anni una vita da vivere, tragicamente spezzata in pochi istanti. Nel giorno dell’Immacolata, la Nissan Micra è andata a scontrarsi contro una Fiat Stilo condotta da R.R., rimasto ferito e immediatamente trasportato presso il nosocomio lametino. Per Salvatore invece, non c’è stato nulla da fare. Troppe e troppo profonde le ferite riportate su tutto il corpo, e difficile il lavoro dei vigili del fuoco del distaccamento lametino giunti sul posto, per toglierlo dalle lamiere contorte. Immagini raccapriccianti e che, purtroppo, si ripetono con una certa drammatica frequenza. Le cause, quasi sempre le stesse. L’alta velocità, la strada bagnata e quindi la poca aderenza degli pneumatici sull’asfalto, la distrazione e il non rispetto delle regole della strada, alla base di incidenti di tale entità. Poi le strade cosiddette “a rischio” qual è la SS18 meglio nota come strada della morte. Tantissime le vittime su questa arteria infernale. La stessa dove oggi (all’altezza dell’area ex Sir) si registra la morte di Salvatore Pileggi. Un’altra vita spezzata. Un altro giovane che lascia tragicamente amici e affetti, e una Lamezia che di lutti, in questi ultimi mesi, ne sta avendo davvero tanti. Salvatore Pileggi muore sulla strada ad un anno dalla morte degli otto ciclisti che perirono, (sempre sulla statale 18, nei pressi della località Marinella) per una assurda fatalità, durante una tranquilla domenica dicembrina. Per non parlare dell’assurda morte di Adele Bruno. Una ragazza di appena 27 anni uccisa dal fidanzato Daniele Gatto lo scorso 30 ottobre. Altra morte la sua, che per dinamica ed efferatezza ha segnato l’intera comunità lametina. Poi le morti “volontarie”. Gesti estremi per porre fine a disagi e malesseri che hanno portato al suicidio, sempre in questo funesto 2011, la venticinquenne Rosa Mazzocca che nel settembre scorso si è lasciata cadere dal balcone di casa sua; il gioielliere Nicola Rocca, 52 anni, che lo scorso 22 settembre mentre si trovava all’interno della sua bottega di preziosi, ha deciso di farla finita sparandosi un colpo di pistola alla testa, e di Alessandra Deidda, 17 anni, lanciatasi nel vuoto con delle lenzuola legate al collo, in località Prunia sempre di Lamezia Terme, lo scorso 28 novembre.
Antonietta Bruno
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