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Continua la caccia ad Antonio Napoli detto “u Tuppu”, presunto omicida di Fabrizio Pioli

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La grande mobilitazione del popolo e l’assenza della politica

di NINO BIXIO

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Continua la caccia ad Antonio Napoli detto “u Tuppu”, presunto omicida di Fabrizio Pioli

La grande mobilitazione del popolo e l’assenza della politica

 

di Nino Bixio

 

 

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E’ passato quasi un mese dalla misteriosa scomparsa di Fabrizio Pioli, giovane elettrauto di Gioia Tauro, ed ancora nessuna novità è emersa dalle indagini. Del presunto assassino del ragazzo, Antonio Napoli detto “u Tuppu”, nessuna traccia. “Vivo o morto, noi rivogliamo Fabrizio”, è stato l’appello del padre Antonio ieri sera a “Quarto grado”, trasmissione televisiva condotta da Salvo Sottile, su Rete 4. L’intera Calabria si sta mobilitando, insieme alle forze dell’ordine, per tenere alti i riflettori su questa delicata e complicata vicenda, che ha visto coinvolta una famiglia perbene della cittadina pianigiana. I ragazzi del movimento “Io sono Fabrizio” hanno organizzato per venerdì 23, ad un mese esatto dalla scomparsa del giovane, una grande manifestazione

che coinvolgerà tutta la regione. In tutta questa storia, va evidenziato il silenzio dei politici, che non hanno mai speso una sola parola, come se tutta la vicenda non li toccasse minimamente. Va inoltre precisato che, in questa assurda storia, a rimetterci non è stato solo Fabrizio e la sua famiglia, ma l’intera Calabria, che ha già di sé un’immagine distorta e compromessa dalla ‘ndrangheta, e che oggi deve fare i conti anche con il delitto d’onore, ormai sconosciuto alla stragrande maggioranza degli italiani, che ci riporta indietro di almeno 70 anni. Vista la già cattiva fama della nostra regione e visti gli ultimi accadimenti, dobbiamo purtroppo constatare che qualora ci fossero imprenditori intenzionati ad investire in Calabria, sicuramente avranno fatto un passo indietro. Anche per questo, la risposta dei calabresi onesti deve essere decisa e forte, bisogna scendere in piazza e far sentire la propria voce, in modo da tenere viva l’attenzione su questa vicenda. La classe politica, tranne pochi sindaci della Piana di Gioia Tauro, finora si sono astenuti da qualsiasi forma di coinvolgimento, quando sarebbero dovuti essere proprio loro i primi a dare l’esempio. Ora più che mai, i ragazzi del movimento “Io sono Fabrizio” e la famiglia Pioli, hanno bisogno di sentire vicina la classe politica e la manifestazione del 23 marzo può diventare l’occasione giusta per creare un unico collante per una rivoluzione pacifica atta ad arginare in modo definitivo la cultura omertosa e ‘ndranghetista.