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Regata storica e tanta musica alle isole Vergini Britanniche

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Alla scoperta dell’arcipelago caraibico in attesa di due eventi importanti. Dal 25 al 27 maggio

Regata storica e tanta musica alle isole Vergini Britanniche

Alla scoperta dell’arcipelago caraibico in attesa di due eventi importanti. Dal 25 al 27 maggio

 

 

(ANSA) Imbarcazioni in legno provenienti da tutto il mondo partecipano dal 25 al 27 maggio alla spettacolare regata Foxy Wooden Boat, giunta alla 38esima edizione, che si svolge nelle acque di Jost Van Dyke, piccola ed esclusiva isola nel cuore dell’arcipelago delle isole Vergini Britanniche, paradiso di velisti e tappa obbligata per chi si reca nei Caraibi orientali. La spettacolare regata prende il nome dal ristoratore Foxy Callwood, proprietario del locale Foxy’s (http://foxysbar.com) al porto di Jost Van Dyke, il luogo ideale per gustare cocktail a base di rhum, assaporare piatti caraibici e ascoltare ottima musica sotto le stelle.

Qui la sera del venerdì si inaugura la Wooden Boat Regatta con una grande festa; poi il mattino seguente le bellissime e storiche imbarcazioni in legno salpano dal porto dirette a Cane Garden Bay, a Tortola, l’isola principale dell’arcipelago. Domenica 27 maggio le barche a vela rientrano a Great Harbour, dove la sera al Foxy’s vengono premiate tre categorie: la Single Handed Race, la Log/Model Boat Race e la nuova Classic Race tra barche che hanno più di 30 anni. Negli stessi giorni a Cane Garden Bay di Tortola si svolge il BVI Music Festival, appuntamento molto atteso nei Caraibi per la partecipazione di ottimi musicisti jazz, reggae, calypso, rock, rhythm and blues e fungi, musica tradizionale dell’arcipelago con strumenti come il calabash, il bongo e l’ukulele. Gli artisti provengono da tutto il mondo e specialmente dal Caribe e si esibiscono nei locali sulla spiaggia, nei bar e nei club della cittadina, regalando atmosfere piacevoli e ricche di fascino.

Quest’anno lo scenario scelto per i tre giorni di musica e divertimento è la spiaggia di Cane Garden Bay Beach, sulla costa ovest di Tortola, dove si esibiranno la vincitrice dei Grammy Awards Estelle, la leggendaria band-reggae giamaicana Third World, il gruppo rhythm and blues Forever Motown e il massimo esponente della soca o soul calypso Delroy “Fireman” Hooper. Con loro sul palco saliranno anche tantissimi artisti nazionali come Ritical, Quito and The Edge (che si ascoltano dal vivo anche nel locale Quito’s Gazebo a Cane Garden Bay ogni venerdì e sabato), A Type of Toad, Mullah Gwop, Ouida, B’More e Lincoln Ward. Il festival durerà tre giorni, anche di notte, coinvolgendo la gente che si ritroverà a ballare e a cantare a piedi nudi sulla spiaggia di Cane Garden Bay, mezzaluna di sabbia bianchissima circondata da una ricca vegetazione tropicale e affollata di localini, o dalla propria barca ancorata al porto.

Anche chi segue la regata sull’isola di Jost Van Dyke può ascoltare l’ottima musica proposta dal festival, in particolare a White Beach, lunga spiaggia di sabbia bianca orlata di palme, dove nel bar Soggy Dollar (www.soggydollar.com) si esibiscono dal vivo tanti musicisti locali. I due appuntamenti offrono l’occasione di conoscere meglio e di apprezzare la bellezza dell’arcipelago delle isole Vergini Britanniche, un paradiso di 60 isole di spiagge bianche e piccole baie tutte da esplorare sopra e sotto il mar dei Caraibi. Le acque trasparenti, sempre tiepide, popolate da una fauna marina spettacolare, la sabbia candida simile al borotalco, la natura incontaminata e le atmosfere rilassanti invitano a scoprire quest’angolo incantato ed esclusivo dei Caraibi dove si alternano ville lussuose a case umili e colorate tra bananeti, palmeti e piantagioni di mango che arrivano fino al mare.

All’interno la foresta pluviale ricopre gran parte delle isole tra una vegetazione fittissima, una flora senza eguali, cascate e laghetti – bellissimi sono il National Park del Sage Mountain e gli O’Neal Botanic Gardens sull’isola di Tortola. Ovunque, specie tra i limpidi fondali della costa, ci sono reminiscenze dei pirati e delle loro avventure, soprattutto quelle di Barbanera, feroce pirata inglese che visse a Tortola e che per punizione abbandonò su uno scoglio al largo di Peter Island parte della sua ciurma, lasciando loro solo un coltello e una cassa di rhum. Era lo scoglio che ispirò lo scrittore Robert Louis Stevenson ne L’isola del tesoro e che per molti è un omaggio a Norman Island, disabitata e ricca di grotte e di insenature misteriose. Anche il pirata olandese Jost Van Dyke lasciò numerose tracce di sé, a partire dal nome che diede all’isola della regata, una piccola terra abitata da indiani Arawak, olandesi, africani e britannici. Qui le coste sono punteggiate da spiaggette bianchissime e da piccole baie da dove si osservano balene e delfini che nuotano nelle limpide acque sottostanti mentre l’interno è attraversato da strade che costeggiano le rovine di vecchi zuccherifici ora ricoperti dalla vegetazione.

redazione@approdonews.it