Il successo della “Maison de la Danse” si rinnova al Politeama di Catanzaro con “L’Amore e la Pazzia”
Lug 07, 2012 - redazione
Incantevole spettacolo di danza con la direzione artistica di Simona Zampina
Il successo della “Maison de la Danse” si rinnova al Politeama di Catanzaro con “L’Amore e la Pazzia”
Incantevole spettacolo di danza con la direzione artistica di Simona Zampina
Emozionarsi attraverso l’arte della danza. Non è stato difficile con lo spettacolo “L’Amore e la Pazzia”, realizzato dalla “Maison de la Danse” di Squillace Lido, diretta dall’insegnante e coreografa Jole Zampina, andato in scena al teatro Politeama di Catanzaro. Non un semplice saggio di fine anno, ma un incantevole spettacolo di danza con la direzione artistica di Simona Zampina, ballerina, coreografa e insegnante di modern/contemporaneo e hip hop, con alle spalle già importanti collaborazioni professionali e prestigiosi riconoscimenti. Reduce dal tour europeo di Kylie Minogue e da quello con “I Promessi Sposi Opera Moderna”, musical di successo con la regia di Michele Guardì, attualmente Simona Zampina è impegnata nel tour dei Velvet e in “Zain” – Le 7 Meraviglie del Mondo – di Franco Dragone, direttore di alcuni importanti spettacoli del Cirque du Soleil.
La “Maison de la Danse” nel suo spettacolo ha donato una veste poetica ed evocativa al gioco del nascondino, trasfigurandolo in un susseguirsi di emozionanti passi di danza e non solo. E’ così che un’esplosione di energia positiva non poteva non trovare il suo miglior nascondiglio tra le oramai riconosciute virtù degli allievi della scuola per sublimarsi sul palcoscenico.
“L’Amore e la Pazzia” è riuscito a coinvolgere ed entusiasmare il pubblico con una stupefacente combinazione tra danza contemporanea e acrobatica.
Il mito di Amore e Follia è stato l’ispiratore per eccellenza del “percorso danzante” in cui le protagoniste sono state eclettiche coreografie bene interpretate in tutte le loro molteplici sfumature dai talentuosi ballerini.
In un susseguirsi di passi a due, assoli e coreografie di gruppo sono stati rappresentati, come vuole la storia di Amore e Pazzia, sentimenti, qualità e difetti dell’uomo intenti a cercare il posto più adatto per non farsi trovare dalla Pazzia nel gioco del nascondino. Un gioco che nel mito costò la vista all’Amore nascostosi in un roseto. Nel cercarlo, infatti, la Pazzia mosse i rami e le spine delle rose ferirono gli occhi dell’Amore, con grande dispiacere della Pazzia che implorò perdono. Da allora, da quando per la prima volta sulla terra si gioco’ a nascondino, l’Amore fu cieco e la Follia non lo lascio’ mai più. Un mitologico aneddoto che è stato rievocato con una delle coreografie di punta dello spettacolo, intitolata, appunto, “Amore e Pazzia”; un passo a due tra poesia e magia danzata interpretato da due ballerini professionisti, Alex Fabbri nei panni di Pazzia, ballerino, coreografo di hip hop e componente di giuria in diversi prestigiosi concorsi, e Simona Zampina nei panni di Amore. E proprio poi dall’ “Amore” (assolo della stessa Zampina) e dalla “Pazzia” (assolo di Fabbri), non si poteva non spaziare alla “Libertà” (uno fra gli spettacolari assoli di Natasha Rosato, allieva della “Maison de la Danse” che è riuscita ad entrare nella FLIC di Torino, la più prestigiosa scuola di arti circensi), alla “Volontà”, alla “Bontà”, alla “Menzogna”, che sono solo alcune delle ventotto coreografie che sul palcoscenico del Politeama hanno dato corpo al sentire umano, combattuto tra i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Le coreografie curate nel particolare, in parte molto complesse con richiami circensi e con prese abbastanza impegnative e difficili tanto da togliere il fiato agli stessi ballerini e al pubblico, sono state interpretate con un mix di grinta, tecnica ed espressività teatrale. I danzatori, indossando ogni volta i panni di un sentimento diverso, sono riusciti da dare senso alla mitica storia, facendo comprendere al pubblico il volto dell’amore vero: un amore che quando è reale e sincero fa commettere pazzie!
La scuola di Jole Zampina per questa occasione non si è fatta mancare proprio nulla. Ad impreziosire lo spettacolo, oltre alla gradita partecipazione di Alex Fabbri, sono stati i ballerini del noto centro danza di Ilaria Dima, ospiti della “Maison de la Danse”, che per il saggio di fine anno ha voluto privilegiare le propensioni di tutti gli allievi regalando agli spettatori anche un quadro di hip hop con coreografie firmate da Simona Zampina, Alex Fabbri, Marvin Vozza, insegnante di hip hop e danze urbane, e Silvia Cacia, insegnante di dance hall.
Ancora, dunque, un successo per la “Maison de la Danse” reduce da una stagione piena di ulteriori soddisfazioni e riconoscimenti, come quelli ottenuti al concorso nazionale Leccedanza in scena. Soddisfazioni e riconoscimenti che continuano a gratificare non solo la direttrice della scuola, ma anche i suoi allievi, sempre più desiderosi di scalare le vette del mondo della danza professionistica.