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Arresto Bruzzese, Occhiuto: “Un grande successo dello Stato”

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Il capo degli zingari di Cosenza finito nella rete della polizia. In casa del latitante anche un tapis roulant

Arresto Bruzzese, Occhiuto: “Un grande successo dello Stato”

Il capo degli zingari di Cosenza finito nella rete della polizia

 

 

”Con grande sollievo apprendo dell’arresto, da parte della Questura di Cosenza, di un pericoloso latitante che si nascondeva in un appartamento rappresentando un pericolo per l’incolumità delle persone e un affronto per la giustizia”. E’ quanto afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, in relazione all’arresto di Giovanni Bruzzese, ricercato dall’inizio dell’anno. “Occhiuto – è scritto in una nota – che fa del problema della pubblica sicurezza e del rispetto delle regole una questione prioritaria per l’amministrazione comunale, esprime la sua soddisfazione per la notizia della cattura del latitante conosciuto come il reggente del clan degli zingari di Cosenza”. “Considerando la pericolosità dell’arrestato – sostiene ancora Occhiuto – intendo rivolgere un pubblico plauso al questore Alfredo Anzalone, al dirigente della Squadra mobile Antonio Miglietta e a tutti i validi uomini che, mettendo a segno un’altra delicata operazione anti crimine, ennesimo successo nell’arco di pochi mesi, rinsaldano ulteriormente quella fiducia che in ogni civile comunità non deve mai venire meno sia verso le istituzioni sia verso le forze dell’ordine” 

‘Ndrangheta: latitante arrestato, in casa anche tapis roulant 

Si nascondeva in un appartamento al nono piano di un edificio in via Panebianco, a Cosenza, dotato di tutti i comfort, Franco Bruzzese, di 45 anni, il latitante arrestato la notte scorsa dalla squadra mobile di Cosenza. Nell’appartamento gli agenti hanno trovato un un tapis roulant, la tv, la playstation. L’uomo, indicato come il reggente del clan degli zingari, aveva a disposizione anche una moto. Al momento dell’arresto non era armato e non ha opposto resistenza. Le indagini proseguono per risalire ai fiancheggiatori. “Lo Stato – ha detto il procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo incontrando i giornalisti – si sta riappropriando del territorio. L’arresto di pericolosi latitanti é frutto anche di una sana ‘concorrenza’ tra polizia e carabinieri, che negli ultimi mesi hanno assicurato alla giustizia nomi eccellenti della mala del cosentino”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il procuratore aggiunto di Cosenza Domenico Airoma che ha sottolineato “l’importanza delle attività di controllo del territorio che consentono di individuare e arrestare i latitanti e chi li aiuta”

redazione@approdonews.it