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Sequestrati dalla guardia di finanza 3.000 prodotti cosmetici contraffatti

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Insieme ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.V.A.D. di Gioia Tauro, proveniente da Jebel Ali (UAE), in transito presso il porto calabrese

Sequestrati dalla guardia di finanza 3.000 prodotti cosmetici contraffatti

Insieme ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.V.A.D. di Gioia Tauro, proveniente da Jebel Ali (UAE), in transito presso il porto calabrese

 

 

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I Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.V.A.D. di Gioia Tauro, hanno proceduto al sequestro di un container carico di merce contraffatta, proveniente da Jebel Ali (UAE), in transito presso il porto calabrese.

L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, l’individuazione del carico sospetto occultato tra altri prodotti cosmetici, privi di marchio.

La merce, costituita da profumi, spazzolini da denti e cipria per il corpo, destinata in Libia e il cui valore di mercato si aggira intorno ai 30 mila euro, è stata sottoposta ad un esame peritale da parte dei tecnici delle società titolari del marchio marchi – Unilever, Procter & Gamble, L’Oréal, Paco Rabanne, Chanel, Versace, Nina Ricci, Kappa, Apple, Gucci e Drakkar Noir –, i quali hanno confermato l’intuizione dei finanzieri e dei funzionari doganali, ossia che i prodotti recavano un marchio illecitamente riprodotto.

Si è proceduto, quindi, al sequestro della merce contraffatta per il reato di cui all’art. 474 del codice penale che sanziona l’introduzione nello Stato di prodotti recanti segni falsi.

L’attività svolta dai Funzionari della Dogana di Gioia Tauro e dai Finanzieri ha permesso di evitare che la merce in questione potesse finire sul mercato. È doveroso sottolineare che il marchio rappresenta anche la “garanzia” di un prodotto, che viene commercializzato solo se risponde ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti. Quando il marchio è contraffatto, invece, il prodotto non ha alcuna certificazione che attesti la pericolosità o meno dello stesso per il consumatore.

Sono in corso le indagini tese ad individuare i responsabili dell’illecita importazione di merce contraffatta.

redazione@approdonews.it