Il giudice Giancarlo Giusti ha tentato il suicidio. Era stato condannato a 4 anni
Set 29, 2012 - redazione
Il tentativo di togliersi la vita è avvenuto nel carcere “Opera” di Milano
Il giudice Giancarlo Giusti ha tentato il suicidio. Giovedì era stato condannato a quattro anni
Il tentativo di togliersi la vita è avvenuto nel carcere “Opera” di Milano, dove era detenuto dopo la sentenza per i presunti rapporti con la ‘ndrangheta. Il magistrato, che era stato in servizio a Palmi, si trova ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni
MILANO – Il giudice Giancarlo Giusti, condannato ieri a 4 anni per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa, ha tentato il suicidio nel carcere di Opera. Giusti si trova ricoverato in ospedale in prognosi riservata. La notizia è confermata in ambienti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. In precedenza le agenzie di stampa avevano diffuso la notizia che a suicidarsi fosse stato il giudice Vincenzo Giglio.
L’ex giudice del Tribunale di Palmi era stato condannato giovedì a quattro anni di carcere e a cinque anni di interdizione al termine del giudizio col rito abbreviato in cui era imputato per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa. Secondo quanto trapela, l’ex magistrato è in prognosi riservata ma le sue condizioni sono sotto controllo. Avrebbe usato un laccio necessario per tenere i pantaloni, ma è stato soccorso dagli agenti presenti.
Giusti, sospeso dalla magistratura in seguito all’inchiesta, è accusato di corruzione in concorso col boss della ‘ndrangheta calabrese radicata a Milano, Giulio Lampada. Stando al capo d’imputazione, il magistrato avrebbe fatto «mercimonio della funzione» per ricevere dal boss «utilità economiche e altro», anche viaggi ed escort in hotel di lusso.
Oltre a Giusti, sono stati condannati anche Domenico Gattuso (6 anni) e l’avvocato Vincenzo Minasi (4 anni e 4 mesi). Erano stati tutti arrestati il 30 novembre dell’anno scorso nell’ambito di una tranche dell’inchiesta ‘Infinitò coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini.