di Diego Licopoli
Polistena – A colloquio con Daniele Pronestì, organizzatore dell’evento Futuro Metropolitano. Una riunione, riscontrante parecchie presenze, che ha posto il primo mattoncino verso la futura Città Metropolitana di Reggio Calabria. Una nuova speranza, verso un futuro prospero che possa vedere i giovani protagonisti della propria vita nella loro terra, un futuro che possa vedere finalmente la provincia unita sotto tutti i punti di vista e sotto un unico centro, il cui apice verte proprio sull’amministrazione della città reggina.
Quali sono stati gli obbiettivi dell’incontro?
Confrontarci sulla Città Metropolitana su temi come infrastrutture e turismo cercando di dare stimoli nuovi è stato un primo ambizioso progetto . Abbiamo messo insieme un gruppo di relatori che credono in questo obiettivo, ma soprattutto, che hanno i mezzi e le competenze per proporre strategie concretizzabili. Siamo intimamente convinti che le persone abbiano voglia di dare di nuovo del tu ai problemi, cosi come alle potenzialità delle comunità in cui viviamo. I partecipanti ci hanno confermato che questa volontà è tale da portare persone di tutto il territorio metropolitano a confrontarsi anche durante un caldo pomeriggio di Sabato. C’erano persone di Reggio, della Ionica, di tutta la Piana. Non era scontato e sinceramente non ci aspettavamo questa affluenza. Sopratutto non ci aspettavamo la presenza di cosi tanti giovani e l’adesione di molti comuni. E’ stata un bella giornata e alla fine siamo tornati tutti sapendo che la città metropolitana ha gli strumenti per fare molto per lo sviluppo dei comuni. Dobbiamo però essere pronti a proporre nuove idee e a dare il nostro contributo anche attraverso eventi come quello che abbiamo promosso con Bottega futuro e FuturDem. I temi da affrontare sono molti e in tanti ci hanno chiesto di continuare. Bottega futuro e FutureDem sono pronti a rimboccarsi le maniche per il prossimo appuntamento.
Quali sono i provvedimenti per le opere infrastrutturali e per il turismo che la città metropolitana ha in serbo?
Tutto dipende dai piani strategici che il consiglio metropolitano deciderà di adottare. Sono state pubblicate solo delle guidelinea ad oggi. Gli indirizzi che il Sindaco di Taurianova Fabio Scionti, in qualità di delegato all’urbanistica e ai trasporti, ha dato durante l’evento fanno ben sperare. Un maggiore integrazione infrastrutturale interna, nel triangolo reggino-piana-ionica, ed esterna, per garantire maggiore affluenza da fuori regione, sono un obiettivo primario. Pensiamo che ricadute su turismo, sviluppo e benessere delle comunità, potrebbe avere un sistema dei trasporti più frequente ed efficiente. Il Prof. Amaro e la Professoressa Tornatora hanno messo in luce una drammatica verità: siamo ricchi di monumenti, patrimoni culturali ed ambientali che sono scarsamente connessi e che non rientrano in un itinerario programmato o pianificato. Francesco Biacca ci ha detto come spesso ci poniamo alibi e come invece dovremmo ripartira dotandoci di una identità comune, come territorio e non come singoli paesini. Samuele Fufaro ci ha aperto gli occhi sul futuro dell’impreditoria giovanile e su come fare rete potrebbe renderci competitivi. Molti sindaci erano li ad ascoltare, sintomo che c’è bisogno di idee fresche e che gli amministratori non vogliono essere lasciati soli in questo processo.
Falcomatà ha scelto la sua giunta per la città metropolitana: tutti compari d’anello e compagni del calcetto….come la pensi su questa scelta?
Il punto non è chi compone il consiglio metropolitano ma come il consiglio lavora sul territorio ed usa strumenti e fondi della programmazione 2014-2020. Le votazioni che portano alla composizione del consiglio sono precise e il consiglio è stato votato democraticamente. Inoltre è la conferenza metropolitana, non il consiglio, a raccogliere la presenza e le proposte di molti amministratori, è lì che il pluralismo delle varie comunità può saldarsi in una grande unità di intenti. Noi vorremmo supportare questo processo di unità e forza cercando di creare un civismo metropolitano. Bottega Futuro farà la sua parte verso questo futuro metropolitano.
Pensa che la città metropolitana possa fornire realmente opportunità per i giovani che vogliono rimanere nella loro terra?
I finanziamenti per supportare politiche giovanili e occupazionali ci sono e ci saranno. Crediamo inoltre che molto si debba fare per costruire opportunità ma anche competenza. Bisogna mettere i giovani nelle condizioni di poter avere prospettive di impiego e di iniziare delle attività professionali autonome senza la paura che, finiti i finanziamenti, dovranno rifare le valigie. E’ un lavoro lungo che implica anche la costruzione di competenze imprenditoriali. il tema della infrastrutture ritorna ad essere cruciale. Come può un’impresa creare valore, e dunque impiego, se i managers ci mettono 7 ore di treno per arrivare a Roma? Perchè uno studente dovrebbe studiare e rimanere in Calabria se impiega meno ad arrivare a Milano che a Reggio Calabria? Come fa un turista olandese ad arrivare a Gerace e a far crescere le attività di quella comunità? Abbiamo un problema di Isolamento logistico che la Città metropolitana ha l’opportunità di mitigare attraverso la collaborazione di più amministrazioni e il dialogo con le imprese. Siamo ottimisti,siamo giovani e di questi temi che ci riguardano direttamente vorremmo discutere. Non a casa abbiamo scelto il nome di Bottega Futuro.