Nonostante la medicina e la chirurgia fanno passi da gigante, l’ultimo studio di ricercatori guarda caso italiani, che hanno messo a punto e stanno sperimentando dei marcatori che illuminano e distruggono le cellule tumorali, qualora presenti nell’organismo, l’ospedale
di Lamezia, che dovrebbe assicurare la salute di oltre 160.000 residenti, per il menefreghismo della politica regionale, è destinato a spegnersi come unacandelina. Noi di Rinascita di Lamezia vogliamo ricordare anche ai nostri cari concittadini che il primo impianto
di pacemakerin Calabria fu fatto proprio a Lamezia Terme presso il nostro ospedalecittadino.
Oggi i pazienti che necessitano di tali impianti sono costretti ademigrare altrove.
Le nostre donne saranno costrette ad emigrare altrove per poter partorire per la chiusura
del TIN. E dire che ancora circola la fotodell’assegno a copertura della spesa
per la realizzazione della stanza blu dipediatria, che sarebbe stata utilizzata per
la Terapia Semintensiva. Che strada hanno preso quei fondi? L’ospedale di Lamezia
ha la necessità di essere aggiornato, strutturalmente, in fatto di presidi e personale.
Ci sono reparti che da anni ed anni, non hanno un primario, un caposala, mancano di infermieri operano perciò in condizioni di gravi difficoltà, oberati di lavoro con conseguenti
gravi disagi, sia per il personale medico e paramedico sia per gli ammalati. Tutto
ciò determinadisservizi che a quanto pare sono creati ad hoc affinché i lametini
si stanchino, preferendo altre strutture, magari a Catanzaro, cosi come qualcuno o per
ingenuità o per malafede, alla fine, ritiene sia meglio chiuderlo definitivamente.
Noi di Rinascita di Lamezia non siamo ne ingenui ne in malafede ma, amiamo profondamente questa città ed il suo comprensorio, per questo lottiamo ed organizzeremo una petizione popolare con raccolta di firme per sostenere ciò che spetta alla città ma soprattutto, lottiamo per la salute del nostro popolo.
Il Presidente di Rinascita di Lamezia, Rosario Messone