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Aeroporto Reggio, Dieni: “Parole Oliverio non rassicurano”

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“Il governatore Oliverio è venuto alla Camera per parlare del futuro dell’Aeroporto dello Stretto, ma le sue parole non hanno fugato i dubbi su quello che sarà del nostro scalo”. La deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni commenta così le dichiarazioni del presidente della giunta calabrese pronunciate durante la sua audizione in commissione Trasporti a Montecitorio.

“Le promesse di Oliverio – continua la parlamentare – sono a prima vista confortanti ma, visti i trascorsi, non ci danno alcuna garanzia sul Tito Minniti. Il governatore ha chiesto di far lavorare la Regione, visto che in questo momento si gioca il destino dello scalo di Reggio Calabria, ritenendo che l’opera della nuova società di gestione renderà possibile un suo rilancio. Ovviamente lo speriamo, ma non vediamo ancora ripercussioni sulla realtà rispetto alle sue parole. Ciò che non mi convince sono state le scuse che sono state accampate riguardo alla situazione passata. L’attuale amministrazione, secondo le sue parole, avrebbe ereditato infatti una situazione di impossibile gestione, ma si dimentica che la presente giunta ha anche contribuito ad alimentarla, attraverso un disinteresse nei confronti del Tito Minniti che a volte è sembrato trasformarsi in ostilità. Né ritengo legittimo il fatto che Oliverio abbia scaricato la battaglia per la continuità territoriale sullo Stato, dimenticando l’opera essenziale delle autonomie locali, oltre al fatto che, come autorevole esponente del Pd, avrebbe certo i mezzi per farsi sentire presso il ministero delle Infrastrutture”.

“La realtà – considera la deputata pentastellata – è che, come ho cercato di ricordare a Oliverio in commissione, conosciamo le vicende che hanno portato l’aeroporto di Reggio Calabria a un passo dalla chiusura. E la Regione si è dimostrata in questi ultimi anni, se non ostile, almeno gravemente inadempiente nei confronti dell’aeroporto dello Stretto, come ha ricordato lo stesso ad di Alitalia Cramer Ball. Come se non bastasse, la Regione, seppur non fosse il socio di maggioranza, era pur sempre in parte proprietaria della Sogas, l’ex società di gestione in liquidazione, e ora ha una partecipazione in Sacal. Dati questi presupposti, che francamente non ci lasciano tranquilli, la giunta calabrese ha tutti gli strumenti per compiere le necessarie azione di pressione presso lo Stato affinché si faccia ricorso allo strumento della continuità territoriale, anche se occorre verificare se ne ha l’intenzione. Valuteremo nei prossimi giorni l’operato di Oliverio. Ciò che però il governatore non può fare è fuggire dalle sue responsabilità”.