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Aggressione ragazzo gay a Reggio: l’ospedale avvia un’indagine interna

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Arena: “Seguiremo l’evolversi della vicenda per costituirci parte civile”

di SILVIO MARAGUCCI

Il Pdci di Reggio vicino a Claudio, il ragazzo gay aggredito sabato

Aggressione ragazzo gay a Reggio: l’ospedale avvia un’indagine interna

Arena: “Seguiremo l’evolversi della vicenda per costituirci parte civile”

 

di Silvio Maragucci

 

 

L’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria avvierà un’indagine interna per fare chiarezza su quanto accaduto a Claudio, il giovane gay di 28 anni, aggredito e malmenato per strada e poi umiliato da un infermiere del nosocomio, raggiunto per ricevere le prime cure. Lo ha annunciato il sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, incontrando i rappresentanti dell’Arcigay. Il sindaco inoltre, dopo avere manifestato solidarietà a Claudio augurandogli una pronta guarigione, ha manifestato l’intenzione di seguire l’evolversi giudiziario della vicenda per costituire parte civile l’Ente nei confronti dei responsabili dell’aggressione. “La nostra non e’ una città omofoba – ha spiegato – ed i comportamenti scellerati di qualche bullo dalla mentalità distorta non possono essere assunti a simbolo di una intera comunità”. Da destra e da sinistra, per tutto il giorno e’ stato un coro di solidarietà bipartisan, ma anche di indignazione intorno alla vicenda del ragazzo colpito con un pugno in volto per non essersi intimidito davanti alle pesanti ingiurie di un gruppo di suoi coetanei e costretto poi, a subire anche l’ironia di un paramedico che gli ha consigliato di frequentare le ragazze offrendosi per indicargli anche uno psicologo. Hanno manifestato vicinanza le organizzazioni nazionali per la tutela dei diritti degli omosessuali di diverso orientamento politico, i movimenti giovanili di alcuni partiti e i rappresentanti istituzionali.

Significativa la dichiarazione di Enrico Oliari di Gaylib (associazione nazionale dei gay liberali e di centrodestra italiani), che ha chiesto per l’infermiere la cancellazione dall’Ipasvi, l’ordine di categoria. “Un infermiere cosi è un disonore per l’intera categoria – ha sottolineato – se fossimo stati nel nord Europa o in Germania, sarebbe già sotto processo”. Imma Battaglia, presidente di ‘Di Gay Project’ ha invece dichiarato che “a volte le affermazioni, gli atteggiamenti e i comportamenti omofobi feriscono più della violenza fisica”. Il Partito Democratico ha chiesto con fermezza che “il sindaco Arena inviti a palazzo San Giorgio il giovane aggredito e gli chieda scusa a nome della città. Lo stesso faccia il direttore degli Ospedali Riuniti a nome dell’Azienda ospedaliera cittadina”. Sel, con Laura Cirella, ha espresso massima solidarietà nei confronti di Claudio, suggerendo la necessità di una legge che punisca più pesantemente le aggressioni motivate da ragioni omofobe.

redazione@approdonews.it