Al Presidente della Regione Calabria Occhiuto, 1 miliardo e i superpoteri sugli ospedali: il prossimo anno si vota
Oggi sul Fatto Quotidiano un approfondimento sul commissariamento della sanità in Calabria. dove la Protezione civile nomina il Governatore della Calabria commissario per costruire nove strutture in derogaMar 22, 2025 - redazione
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Di GILar
Al presidente della Regione Calabria, la Protezione Civile lo nomina commissario per costruire nove strutture in deroga a qualunque legge: l’anno prossimo si vota. Così oggi sul Fatto Quotidiano un approfondimento a firma di Marco Palombi in merito al commissariamento in Calabria per la costruzione di nuovi ospedali.
“L’articolo 2 si intitola “Deroghe” e dura 5 pagine: in deroga alle leggi sui lavori negli alvei dei fiumi e all’obbligo di gara, ai pareri del Consiglio di Stato e alle autorizzazioni del Comitato forestale, aggirando il ruolo dei ministeri e i controlli sui fornitori, le norme sulla valutazione d’impatto ambientale e il concerto delle Soprintendenze e degli enti parco, in deroga al codice degli appalti e alle leggi sul lavoro, alle regole sugli espropri (un paragrafo pazzesco) giù giù fino al testo unico dell’edilizia”, così si legge nell’articolo che parla di “paragrafo pazzesco”.
Nei fatti “Si deroga “ogni disposizione vigente”, dove segue “un elenco di centinaia di articoli di norme primarie che nel prossimo anno non si applicheranno in Calabria per gestire oltre 1 miliardo di euro destinato all’edilizia sanitaria. Il presidente Roberto Occhiuto, “pezzo grosso di Forza Italia, ha ottenuto i superpoteri con un’ordinanza di Protezione civile, come ai bei tempi di Guido Bertolaso, in un’operazione benedetta dal potente direttore generale dell’Inail Marcello Fiori, un passato da dirigente sia nella Protezione civile che in Forza Italia”.
Il giornalista del Fatto Quotidiano sottolinea che “La Calabria è messa male, ma non peggio di altre regioni (ad esempio la Sardegna). Per motivi misteriosi, però, il Consiglio dei ministri del 7 marzo ha accolto la richiesta di Occhiuto e stabilito che c’è una speciale emergenza nella rete ospedaliera calabrese, la quale merita un commissario ad hoc e cioè lo stesso presidente forzista, che peraltro è già da anni commissario della sanità calabrese nel suo complesso, evidentemente senza averne risolto i problemi”.
Si legge ancora che “Curiosamente, al Fatto risulta che l’ordinanza che regala a Occhiuto i superpoteri non sia stata vista da nessun ministero prima della pubblicazione: nel testo si legge solo che è stato ‘sentito l’Inail’ e cioè il dg Fiori (non il Cda, pare). Tradotto: molta gente non l’ha presa bene”.
Il commissario che si autocommissaria “per i suoi stessi ritardi”, dovrebbe velocizzare la costruzione di nove ospedali nella Regione, “alcuni dei quali previsti fin dal 2007: solo in due casi i lavori sono già iniziati”. Le somme a disposizione superano il miliardo di euro oltre 600milioni sono un finanziamento dell’Inail, “il resto sono fondi statali, e sulla loro destinazione il Re Sole Occhiuto potrà decidere come meglio crede, senza obblighi di trasparenza”.
Nei fatti “Questo profluvio di trattative private e lavori in deroga, sia detto en passant, arriva nell’anno che condurrà i calabresi alle Regionali del 2026, nelle quali ovviamente il berlusconiano correrà per un secondo mandato. L’ordinanza di Protezione civile coi superpoteri per il presidente-commissario- ricommissario è persino più bizzarra nella parte che riguarda l’Inail: prevede infatti che l’ente pubblico possa anticipare anche i costi di progettazione, una novità assoluta perché l’istituto assicurativo investe le sue riserve e può finanziare solo operazioni che abbiano un rendimento del 4% (la progettazione, com’è noto, non garantisce l’effettiva costruzione, necessaria per dare in affitto le strutture ad Asl e Regione…)”.
La Calabria sta vivendo un momento drammatico in merito alla Sanità in Calabria, basti pensare ai Comitati che sono creati per avere un diritto alla salute come quello della Piana di Gioia Tauro e precisamente all’Ospedale di Polistena che stanno creando una rete di protesta e portare le loro voci davanti alla Cittadella Regionale e rivendicare il sacrosanto diritto alla salute costituzionale, e quindi evitare lo smantellamento di un nosocomio, quello di “Santa Maria degli Ungheresi” a Polistena fondamentale per il territorio che sta vivendo una grave carenza di medici e personale sanitario. Un problema che dovrebbe riguardare tutti i cittadini, nessuno escluso!