Al via il tour estivo del pianista lametino Egidio Ventura e della sua band
Lug 28, 2012 - redazione
Prosegue con successo il progetto “The Trip” con esibizioni agostane sotto le stelle della Calabria, della Sicilia e della Campania
DI ANTONIETTA BRUNO
Al via il tour estivo del pianista lametino Egidio Ventura e della sua band
Prosegue con successo il progetto “The Trip” con esibizioni agostane sotto le stelle della Calabria, della Sicilia e della Campania
Di Antonietta Bruno
Dopo Messina, Enna e Piazza Armerina, il quartetto del pianista lametino Egidio Ventura apre ufficialmente il suo tour estivo. Numerose le tappe calabresi (due tappe al Peperoncino Jazz Festival), e ricco il calendario agostano che comprende date ed esibizioni in rinomate piazze e rassegne sotto le stelle della Puglia e della Campania.
Egidio Ventura 4tet, riprende e amplia così, quel patrimonio di idee e di energie necessarie al fine di spronare il pensiero a immaginare nuove e sane alternative allo status quo musicale che si è affermato in questi ultimi, “non per generare un altro estremo, bensì per creare una salutare opportunità di equilibrio”.
La formazione, composta Egidio Ventura (pianoforte), Rocco Riccelli (tromba), Raffaele Trapasso (basso) e Massimo Russo (batteria), si presenta ripresenta infatti con un progetto denominato “The Trip” e la sua formazione è senza dubbio uno dei gruppi musicali più originali e interessanti non solo nel mondo musicale calabrese ma di tutto il Sud Italia.
Varie e rare sono a detta dei protagonisti, la versatilità e la capacità strumentale. “Il progetto è un contenitore che si permette di shakerare suoni e generi musicali: tra il latino e il jazz, in un continuo gioco tra ritmi incalzanti e armonie interessanti il cui risultato è come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale”.
Egidio Ventura pianista e compositore lametino ripropone la sua musica presentando il suo progetto in una cornice inusuale vale a dire in un contesto più ampio come spazio e come numero di ascoltatori.
Un lavoro che per la sua spregiudicatezza configurazione stilistica si pone al di là del già di per sé composito universo musicale brasiliano per collocarsi a pieno titolo fra le più audaci e riuscite operazioni di contaminazione fra diversi mondi sonori. Un lavoro fortemente innovativo che coniuga la solarità della musica brasiliana con l’energia e gli umori newyorkesi. Il repertorio del concerto è molto sostenuto con brani molto accesi ed andature briose.
Una musica fatta dunque di contrasti, talvolta forti, nella quale l’afflato poetico si combina con una carica comunicativa trascinante.
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