ROSSANO – Porre un freno all’ambulantato selvaggio. L’immagine, quasi malinconica, che in queste settimane ci restituisce il Lungomare Sant’Angelo, divenuto ormai porto franco per venditori occasionali di ogni genere di mercanzia, non gratifica né qualifica una Città che da sempre ha fatto del decoro urbano e della legalità un suo punto di forza. È opportuno ripristinare le regole, avviare controlli e tenere fede alle chiare ed inequivocabili direttive vigenti in materia di commercio. Bisogna farlo nel rispetto di tutti quegli esercenti che, pur tra mille difficoltà, pagano regolarmente le tasse e sono oppressi da una pressione fiscale esorbitante. Durante la precedente Consiliatura a guida Antoniotti avevamo posto un freno netto al fenomeno dell’ambulantato selvaggio, compiendo scelte coraggiose e debellando quasi totalmente il fenomeno dell’abusivismo. L’Amministrazione Mascaro faccia altrettanto e non si renda complice silente di una situazione che sta creando non poco imbarazzo ai commercianti e agli operatori turistici.
È l’invito che il movimento Rossano Prima di Tutto porge all’Esecutivo cittadino sensibilizzando il Sindaco Stefano Mascaro e l’assessore al ramo Aldo Zagarese affinché possano dare direttive chiare e ripristinare il rispetto delle regole e delle norme commerciali, in questo momento quasi del tutto sovvertite. A intervenire è Natalino Chiarello, delegato del movimento civico per le politiche del Commercio e del Bilancio.
Stiamo raccogliendo la protesta di molti esercenti e commercianti – dichiara Chiarello – che regolarmente pagano tasse, contributi, concessioni e sono già tartassati da quella che è la fiscalità locale e nazionale. In questi giorni, al contrario di quello che è stato negli anni passati, ci sono una serie di ambulanti che occupano la passeggiata del lungomare Sant’Angelo. È chiaro che qualcosa non va e che tutto quanto sta accadendo in queste settimane non può essere disciplinato da alcun regolamento. Anzi, proprio nello scorso mese di maggio il commissario straordinario, in modo del tutto autonomo ha applicato una modifica al regolamento del commercio. Con il quale – precisa Chiarello – sono state destinate le nuove aree dove far posizionare gli ambulanti. Su Sant’Angelo la zona individuata è piazza Nassiriya e fino a quando la merceologia di vendita riguarda l’antiquariato, i prodotti etnici e quant’altro può arricchire l’offerta commerciale della nostra Città, non avremmo nulla da eccepire. Purché si rispettino le regole. Ma da qui a far sì che il lungomare diventi una sottospecie di suq dove si vendono pezzi di abbigliamento e di intimo, spesso contraffatti, monili di bigiotteria e giocattoli non conformi alle normative comunitarie, ce ne passa. E non solo non è decoroso ma dequalifica il contesto urbano e commerciale di un’area tra le più blasonate dell’intera fascia ionica. Inoltre, sull’ambulantato abusivo – precisa ancora – esiste una nota del Prefetto, del 2015, che chiede ai Comuni di intervenire con forza per contrastare il fenomeno e soprattutto di verificare la contraffazione dei prodotti venduti. Questa direttiva è stata rispettata? Per quanto riguarda, invece, la modifica al regolamento, fatta dal Commissario straordinario, sarebbe opportuno, invece, che il Sindaco ne prendesse contezza e la revocasse. Da parte nostra – conclude Chiarello – Rimaniamo coerenti con le nostre posizioni e quindi, contrari ad ogni forma di abusivismo commerciale, vicini a chi lavora regolarmente e fatica a rispettare gli impegni fiscali. Rimaniamo dalla loro parte e preoccupati del fatto che questa imperante confusione possa deteriorare il delicato sistema turistico già di per sé compromesso da una stagione con un record minimo di presenze e dalla crisi imperante.