CORNAREDO – Ha prima creato l’alibi raccontando ai carabinieri che
quel cucciolo di diciotto mesi di rottweiler aveva tentato di aggredire il giorno
prima la moglie e i figli, e poi ha chiamato il veterinario raccontando che il cane
doveva avere seri problemi di comportamento ed aggressività. Lo ha poi portato in
cantina con la scusa di farle una puntura di un prodotto suggeritole dal veterinario
ma invece della puntura ha ammazzato il suo cane sparandogli cinque colpi di pistola
in testa e raccontando ancora ai carabinieri che il cane lo stava ancora aggredendo.
Questa la ricostruzione fatta dall’assassino del proprio cane, un uomo di 58 anni
residente a Cornaredo in provincia di Milano, un cucciolo di 16 mesi di rottweiler
ucciso nello scorso fine settimana con cinque colpi di pistola nella cantina di casa.
Una ricostruzione che a detta di molti fa acqua da tutte le parti e che ha portato
il presidente di AIDAA Lorenzo Croce a denunciare alla procura della repubblica di
Milano il cinquantottenne cornaredese per i reati di cui agli articoli 544 bis e
ter del codice penale (maltrattamento causante la morte di animali) e per il reato
di animalicidio. “Non entro nel merito delle indagini che stanno svolgendo i carabinieri
di Cornaredo- ci dice Lorenzo Croce- ma francamente la ricostruzione fatta da questa
persona non ci convince per niente per questo abbiamo deciso comunque di denunciarlo,
anche se il cane fosse stato aggressivo, lo stesso doveva essere affidato a un comportamentista
e non certo finito a pistolettate. Quest’uomo ha comunque compiuto diversi reati
anche se la ricostruzione per paradosso corrisponda al suo racconto – continua Croce-
e per questo lo abbiamo denunciato, qualora invece risultasse come noi crediamo che
la sua sia stata una ricostruzione di comodo al fine di crearsi un alibi per poter
ammazzare liberamente il proprio cane chiediamo che questo soggetto venga arrestato,
perchè chi spara cinque colpi di pistola a un cane con tanta facilità è un soggetto
pericoloso che potrebbe domani usare gli stessi metodi contro altri obbiettivi a
lui sgraditi, magari obbiettivi umani”.