Anoia, Parere negativo del sindaco sull’organizzazione di spettacoli sul territorio comunale che istigano alla delinquenza e al non rispetto delle regole

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Nel corso della mia attività politica ho promosso e incoraggiato, con la mia Amministrazione Comunale, anche grazie al contributo delle Istituzioni Scuola e Chiesa e di encomiabili Associazioni operanti sul territorio, numerose iniziative a sostegno della legalità, del senso del dovere e della cultura del lavoro nella ferma convinzione che la costruzione di una società civile e consapevole dei propri diritti non possa prescindere dal riconoscimento e da11’affermazione di tali valori.

Lontano dalla retorica e dalla demagogia che non mi appartengono, ritengo che tali manifestazioni, oggi più che mai, siano importanti per educare le nuove generazioni all’osservanza delle regole e ad una partecipazione sociale più attiva e responsabile nel rispetto della propria libertà e di quella altrui.

È compito degli adulti e, in particolare, di chi ha la responsabilità di governare una comunità, piccola o grande che sia, aiutare i giovani a sviluppare una sana personalità mediante l’offerta di modelli in grado di orientare in modo positivo le loro azioni. Proprio per questo ci siamo, come amministrazione comunale, sempre adoperati attraverso la Scuola, punto cardine di educazione e formazione, ad inculcare ai ragazzi i valori del rispetto delle regole, del rispetto delle persone, della società e, soprattutto, del rispetto nei confronti di chi ci difende onestamente ogni giorno, mettendo a rischio la propria vita, ossia le forze dell’ordine.

Ne è di esempio la partecipazione attiva della nostra scuola al progetto “Riscopriamo i valori” organizzato dall’Associazione “Cosimo Giuseppe Fazio” che promuove il senso dell’educazione alla legalità e al dovere. Gli esempi da cui trarre ispirazione per capire “cosa fare da grande”, quali obiettivi raggiungere e come fare per raggiungerli vanno ricercati in famiglia ma anche il mondo esterno ad essa gioca un ruolo fondamentale. Infatti essi sono attratti da tutte quelle persone, a volte, pure immaginarie, nelle quali si identificano e che considerano esempi di successo e di realizzazione. Inculcare il senso del sacrificio, della tenacia, dell’impegno, de1l’onestà, della pazienza e anche del fallimento, con la consapevolezza che ci si puó rialzare, diventa fondamentale per combattere i disvalori del “tutto e subito”, del successo facile, del denaro ottenuto con il minimo sforzo praticando la sopraffazione e la prevaricazione. Per fortuna, ancora per molti, questi termini sono densi di significato ma, purtroppo, molti ragazzi sono figli di una sottocultura de11’i11ega1ità ispirata a falsi modelli che sono presenti nel mondo dello sport, dello spettacolo o che, addirittura, vengono proposti dai film, dai libri o dai videogiochi. Questi ragazzi ritengono vitale trasgredire ad ogni costo, nel più totale disinteresse della Legge, delle Istituzioni, della collettività e di chi è chiamato, per “mestiere”, ma, molto più spesso, per vocazione in quanto lo ritiene una missione, a tutelarli e a tutelarci. La convinzione di potere fare tutto ciò che si desidera, nei tempi e nei modi che più aggradano, traspare sia dai comportamenti dei cosiddetti “influencer” che oggi impazzano sui social e sono diventati i loro mentori, sia dai messaggi che giungono dai mass media e dal mondo dello spettacolo in generale. Ne sono un esempio lampante i testi delle canzoni di alcuni “pseudo-artisti”, in auge tra gli adolescenti e i giovani, pieni di volgarità e di espressioni offensive contro le donne e contro i pilastri di una vera comunità civile. Tanti di questi “pseudo-artisti” sono legati, direttamente o indirettamente, al mondo della malavita, come testimoniato dagli articoli di cronaca anche recente, e si sa che il fascino esercitato dal malaffare è potente in quanto è connesso alla prospettiva di arricchirsi facilmente e di essere temuti e rispettati. Noi tutti dovremmo interrogarci sui motivi del successo della sottocultura “mafiosa” che, probabilmente, sono riscontrabili nella sfiducia che la gente nutre nelle Istituzioni e nella politica stessa ma è fuori discussione il fatto che essa vada delegittimata perché è intollerabile che un altro “ordine sociale”, fondato sull’onore e sul senso di appartenenza, eserciti un appeal superiore a quello legale.

Pertanto, sia pure nel sacrosanto rispetto della libertà di espressione in tutte le sue forme, “senza limitazioni o censure”, come recita la nostra Costituzione, per la coerenza che ha sempre caratterizzato il mio modo di essere e di agire e di questa Amministrazione Comunale„ reputo non fattibili alcune forme di spettacolo esercitate da performer che sembrano attratti dal mondo “criminale” come appare nei video di alcune loro canzoni e orgogliosi quando cantano “odiamo il magistrato, la legge e questo stato”. Non si intende colpevolizzare nessuno ma si tratta di dare un segno tangibile alle tante parole dette tutte quelle volte che negli eventi pubblici vogliamo fare bella figura!

Per tutto ció in premessa, si esprime parere NON FAVOREVOLE alla concessione dell’autorizzazione allo svolgimento dello spettacolo organizzato per il 2 maggio 2025 in una Piazza del nostro Comune che questa amministrazione comunale ha fortemente voluto intitolare al sacrificio di Carabinieri, militari e civili per difendere la libertà di tutti, adiacente ad un Viale intitolato sempre da questa Amministrazione Comunale al gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima della barbaria mafiosa.