“È necessario un intervento legislativo per estendere agli appalti già affidati e, comunque, a tutte le gare bandite prima del 31 dicembre scorso, la facoltà di concedere un’anticipazione finanziaria dal committente all’impresa”. La richiesta arriva da Francesco Berna, presidente di Ance Calabria, secondo cui “questa misura può rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno per le aziende del settore edile che stanno subendo conseguenze gravissime, un vero e proprio salasso, dall’introduzione dello split payment. Il mancato incasso dell’Iva sulle opere pubbliche, Iva che invece le aziende devono versare ai loro fornitori, ha generato una sorta di ‘mostro’ tributario e giuridico: possiamo tranquillamente affermare che quell’imposta non rappresenta più una partita di giro, dal momento che gli unici a sborsarla sono diventati gli imprenditori”.
Tutto questo, spiega Francesco Berna, ha generato “conseguenze pesantissime sul tessuto imprenditoriale italiano e calabrese, perché oltre tutto è venuta meno una liquidità che incide per il 22% del valore delle opere, proprio in un momento di gravissima crisi, con molte stazioni di committenza ferme e con gli istituti bancari che rendono sempre più problematico, a volte ai limiti dell’impossibile, l’accesso al credito”. A una situazione di “autentica emergenza economica”, il presidente di Ance Calabria chiede di “porre rimedio attraverso l’estensione ai vecchi lavori della facoltà dell’anticipazione, fino a un massimo del 20%, prevista dal nuovo regime degli appalti pubblici. In questo modo – spiega Berna – si andrebbe a compensare, almeno parzialmente, il grave indebolimento delle imprese sul versante finanziario, consentendo inoltre di garantire i pagamenti a dipendenti e fornitori e dunque dando respiro all’economia. Senza la circolazione effettiva della moneta, l’uscita dalla spirale prima recessiva e ora deflattiva sarà sempre più lontana”.
In questo senso, Berna si è rivolto personalmente al presidente nazionale di Ance, Paolo Buzzetti, “che è sensibile a questo tema, causa di una grave sofferenza del sistema delle imprese edili in Italia. A Buzzetti — aggiunge il massimo rappresentante dei costruttori calabresi — ho espresso la richiesta, a nome dei nostri associati, di continuare a esercitare pienamente, come sempre ha fatto con grande impegno, una forte azione di stimolo nei confronti del governo nazionale e in particolare del ministero delle Infrastrutture, affinché l’estensione delle anticipazioni di cassa ai vecchi appalti avvenga nel più breve tempo possibile”. Al tempo stesso, Francesco Berna indirizza un appello “alla deputazione calabrese, affinché si faccia carico di promuovere nelle sedi istituzionali competenti, portandola in Parlamento, una questione fondamentale per l’edilizia, da sempre l’autentica spina dorsale del mondo produttivo della nostra regione”.