Nel corso di una affollata assemblea, svoltasi nel pomeriggio di ieri, 3 marzo 2016 , presso la sede di Legambiente Reggio Calabria, si è datato vita al comitato reggino contro le trivellazioni dei nostri mari, in vista del Referendum sul tema fissato per il prossimo 17 aprile.
Come è noto il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’election day (l’accorpamento in un’unica data del voto per il referendum e per le amministrative) ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto e puntare sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum.
“ In sostanza il Governo – è stato detto a più voci nel corso della riunione- confida sul silenzio del popolo italiano, peraltro oberato da troppi problemi. Noi scommettiamo, nonostante i tempi assai ristretti, su tutti i cittadini a partire da quelli di Reggio e della sua provincia,che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto.
Il comitato delle associazioni e dei movimenti reggini “Vota SI per fermare le trivelle” lavorerà in piena sintonia con il Comitato Nazionale e quello Regionale, per invitare anche i cittadini di Reggio e dell’Area Metropolitana a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare SÌ per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze. La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, rende “sine die” le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare.“Il Governo in sostanza – hanno detto i partecipanti alla riunione- scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che si mobiliteranno per il voto”.
L’obiettivo del Comitato delle Associazioni e dei Movimenti reggini è pertanto quello di organizzare e coordinare la campagna referendaria sul nostro territorio oltre che diffondere capillarmente informazioni sul referendum e far crescere la mobilitazione per dire no a chi attenta ai nostri meravigliosi mari e alla nostra salute, rivendicando come cittadini il diritto ad esprimersi sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese.
A tale proposito nel corso della discussione sono state individuate le prime scelte organizzative da mettere in campo per dare efficacia ed efficienza alla campagna referendaria al fine di contattare il maggior numero di persone possibile.
La campagna referendaria sarà più in generale un’occasione per discutere con i cittadini e con le istituzioni sulla necessità di rinunciare all’energia fossile come il petrolio – causa di inquinamento e in mano alle grandi e potenti lobby – a favore di un modello energetico che ci porti fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Tutto ciò partendo dal territorio in cui viviamo.
A conclusione della riunione si è deciso, in questa prima fase, di allargare l’adesione a tutte le associazioni e i movimenti interessati che ne faranno richiesta rivolgendosi a una delle associazioni promotrici.
Si è deciso infine di presentare a breve pubblicamente il Comitato “Vota SI per fermare le trivelle”
nel corso di un’iniziativa pubblica.
Qui di seguito i partecipanti alla riunione e primi promotori del Comitato:
LEGAMBIENTE RC – FAI DELEGAZIONE RC – ARCI – TOURING CLUB – COORDINAMENTO NO CARBONE SALINE – CIRCOLO APODIAFAZZI – ITALIA NOSTRA – COLLETTIVA AUTONOMIA – PRO LOCO BOCALE – WWF RC- RIFIUTI ZERO RC – SCUBA POINT – ASSOCIAZIONE MAGNOLIA – GREEANPEACE – SLOW FOOD – TOURING CLUB –