AssoTutela: “Nei pronto soccorsi della Provincia di Roma, i malati come in un lazzaretto”


Maritato: “Una situazione da Terzo mondo, altro che la seconda sanità del Globo, come sentenziato anni fa dall’OMS”

AssoTutela: “Nei pronto soccorsi della Provincia di Roma, i malati come in un lazzaretto”

Maritato: “Una situazione da Terzo mondo, altro che la seconda sanità del Globo, come sentenziato anni fa dall’OMS”

 

 

“Colleferro, Anzio, Frosinone, Civitavecchia, Velletri. L’elenco sarebbe
lunghissimo ma la scena è uguale dovunque: i pronto soccorsi della
provincia sono paragonabili a lazzaretti”. Lo denuncia il presidente di
AssoTutela Michel Emi Maritato, in seguito a un monitoraggio effettuato dai
responsabili dell’associazione in alcuni ospedali della Regione Lazio. “Una
vergogna assoluta – continua il presidente – pazienti assiepati nelle
barelle, a decine in stanze anguste, prive di qualsiasi possibilità di
riservatezza, a volte costretti a saltare i pasti per le attese di ore ed
ore, quando non di giorni interi. Una situazione da Terzo mondo, altro che
la seconda sanità del Globo, come sentenziato anni fa dall’OMS”. Maritato
punta l’indice contro i tagli lineari e “selvaggi” come li ha sempre
definiti “iniziati con il primo piano di rientro della giunta regionale di
centrosinistra e proseguiti, con convinta determinazione del governo
centrale, dalla giunta Polverini che non si è fatta scrupolo di depredare
interi territori delle province del Lazio dalla minima forma di assistenza.
Se per la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale – conclude
Maritato – ci sarà bisogno di tempo e di concertazione, si possono e si
debbono però da subito mettere in atto misure di emergenza, senza aggravio
di costi, per garantire privacy e assistenza dei malati in attesa in
barella”.