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Aumento Tari, Tavernise (M5S): Regione e Arrical si contraddicono a vicenda

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Insieme ai colleghi Bevacqua e Lo Schiavo ho denunciato con forza l’aumento delle tariffe per i Comuni calabresi, esprimendo solidarietà ai sindaci che si trovano schiacciati sotto il peso di debiti contratti da altri. La gestione dei rifiuti in Calabria continua a essere un campo minato, e Regione e Arrical sembrano più interessate a scaricare le responsabilità che a trovare soluzioni strutturali per i territori.

A seguito di questa denuncia, l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, ha risposto affermando che non ci sarebbe stato alcun sensibile aumento della Tari. Un’affermazione che suonava già allora come un tentativo di minimizzare la realtà dei fatti e di nascondere le difficoltà che i Comuni stanno affrontando.

Oggi, però, emerge un nuovo tassello che smentisce questa narrazione: la Regione ha stanziato 45 milioni di euro per aiutare i Comuni in difficoltà. Secondo quanto comunicato dal Commissario, questa misura straordinaria, finanziata attraverso i servizi d’interesse economico generale (SIEG), dovrebbe servire a sterilizzare gli aumenti dei costi e a ridurre l’impatto degli scostamenti per gli anni pregressi.

Dove sta dunque la verità? Se davvero non ci fossero stati aumenti, perché si è reso necessario un intervento di questa portata? È evidente che la Regione e Arrical non possono continuare a raccontare due versioni dei fatti a seconda della convenienza del momento. I cittadini e i sindaci meritano trasparenza, non giochi di prestigio per cercare di coprire gli errori della gestione politica e amministrativa.

Chiedo dunque alla Regione Calabria e ad Arrical di essere più trasparenti e di smettere di nascondere la polvere sotto al tappeto. È ora di affrontare con serietà il tema della gestione dei rifiuti, garantendo ai Comuni strumenti concreti e sostenibili per evitare che il peso delle inefficienze ricada sempre sugli stessi: i cittadini calabresi.