Farmacie capitoline: la crisi infinita. L’amministrazione comunale si
dimostra totalmente inadeguata ad affrontare le sabbie mobili in cui da
anni è finita l’azienda che gestisce 43 esercizi, collocati nella maggior
parte dei casi nelle periferie e in zone disagiate. Lo dichiara il
presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. Ci stupisce come al vertice
dell’azienda sia stato collocato il 75enne pensionato Francesco Alvaro
sostiene Maritato – già direttore del tanto chiacchierato dipartimento
Politiche sociali del Comune negli anni 2006/2007, quando in quegli uffici
imperversava Salvatore Buzzi, il dominus delle cooperative sociali che
all’epoca, dagli 11 appalti che gestiva, passò a 66 affidamenti alle sue
imprese. Sarebbe il caso di far ripassare al sindaco Marino le pagine 159 e
160 dell’Ordinanza su Mafia Capitale, chissà che non ne venga fuori
qualcosa di interessante sottolinea Maritato inoltre vorremmo sapere se
sono state saldate tutte le fatture per la teleassistenza, attività che
Farmacap esercita da tempo e che sembra sia una delle cause del dissesto
finanziario della società capitolina. Ė imbarazzante constatare che
l’attività di farmacista, che in tutte le realtà gestite da privati è
sempre in attivo, nel caso delle farmacie comunali sia finita in perdita,
dopo un inizio promettente. Scelte sbagliate, gestione dissennata, voli
pindarici degli amministratori, ne stanno decretando una ingloriosa fine.