“Finalmente, la Calabria ha una legge organica che riconosce ufficialmente il Soccorso
Alpino e ne sostiene concretamente l’attività”. Esprime tutta la sua soddisfazione
il consigliere Bevacqua che, in qualità di presidente della Commissione Ambiente
e di co-firmatario della proposta, è stato relatore della nuova normativa approvata.
“Il provvedimento – afferma Bevacqua – risultava necessario da tempo, ma oggi, alla
luce della tragedia abruzzese e della straziante vicenda dell’hotel Rigopiano, assume
senza dubbio un valore e un significato particolari. Sono pienamente convinto che,
nel presente frangente di disastri e di lutti, i volontari della montagna stiano
mostrando il volto migliore del nostro Paese e, da cittadino, ne sono estremamente
orgoglioso.
Noi, però, non siamo soltanto cittadini: siamo politici, siamo legislatori e il nostro
dovere non può fermarsi agli applausi e all’apprezzamento di circostanza. La nostra
volontà deve essere indirizzata ad agevolare, potenziare e utilizzare al meglio il
più possibile la quotidiana e meritoria opera di questi volontari. E la legge che
abbiamo appena approvato va esattamente in questa direzione, seguendo tre convergenti
direttrici di fondo.
Innanzi tutto, la Regione Calabria riconosce ufficialmente e promuove l’attività
del Soccorso alpino e speleologico calabrese del Corpo nazionale soccorso alpino
e speleologico, sancendo la funzione di pubblica utilità delle attività svolte.
In secondo luogo, vengono individuati con chiarezza gli ambiti di intervento e, cosa
importantissima, si avvia l’iter per una collaborazione diretta con il Sistema di
urgenza ed emergenza medica (SUEM) delle Aziende sanitarie locali, attraverso il
numero unico 118, in maniera tale che ci si possa avvalere dei servizi del Soccorso
Alpino per gli interventi di soccorso, recupero e trasporto sanitario e non sanitario
in ambiente montano, ipogeo, e in ogni altro ambiente ostile ed impervio del territorio
regionale.
In terzo luogo, affinché la nuova normativa abbia una efficacia tangibile, la Regione
impegna 80.000 euro annui per il rimborso di spese sostenute dai componenti le squadre
di soccorso alpino e speleologico”. “I volontari del Soccorso alpino e Speleologico
calabrese – conclude Bevacqua – svolgono da sempre un lavoro prezioso e insostituibile
che rappresenta un patrimonio e una risorsa specifica e peculiare. Ringrazio il collega
Giudiceandrea, primo firmatario della proposta, per la sensibilità dimostrata nel
portare la tematica all’attenzione di tutti i consiglieri. Da oggi, non solo tutte
le donne e gli uomini del Soccorso Alpino, ma anche tutti coloro che frequentano
le montagne calabresi, potranno contare su uno strumento capace di garantire maggiori
certezze”.