Bomba davanti alla porta del Liceo scientifico di Sant’Eufemia d’Aspromonte
Apr 01, 2015 - redazione
Un ordigno rudimentale nei giorni scorsi, esattamente nella notte tra sabato e domenica, è esploso davanti alla porta laterale dell’ex scuola materna a Sant’Eufemia d’Aspromonte. La struttura è stata ceduta dalla Provincia di Reggio Calabria per realizzare una succursale del liceo scientifico “Fermi” che aprirà a settembre. L’esplosione ha provocato lievi danni alla porta. Ma è chiaro che si tratta di un atto intimidatorio per molti, tanto da far dire al presidente della provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa che di fronte ad episodi di “siffatta gravità non basta più l’indignazione, occorre, invece, assumere atteggiamenti collaborativi con le forze dello Stato per isolare dal contesto civile quanti mettono in atto comportamenti di illegalità e di violenza nei confronti della comunità e dei suoi beni”. “La reazione – ha evidenziato Raffa – deve andare oltre la condanna e far capire alla criminalità comune e organizzata che la libertà dei cittadini non è negoziabile o subalterna agli interessi di qualche singolo o di gruppi che tentano di imporre con la forza la gestione del territorio”. E ha aggiunto che questo “è un attendato al futuro dei giovani di una comunità che guarda alla cultura come occasione di riscatto sociale ed economico”. E se gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi si sono mobilitati scendendo in piazza sostenendo che tale episodio “non può e non deve passare sotto silenzio”. Il silenzio delle persone genera l’indifferenza: l’indifferenza uccide! Noi – hanno sostenuto i ragazzi del Fermi – non possiamo tacere sull’uso di metodi che generano violenza e paura. Il sindaco di Sant’Eufemia D’Aspromonte, Domenico Creazzo, ha affermato che “è un gesto che non solo non ha senso ma è riprovevole perché colpisce i giovani del paese. Ma sentiamo il primo cittadino cosa ha da dire su quanto è accaduto a Sant’Eufemia.