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Boom di frodi sulle carte e i conti online di Poste Italiane

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Non passa giorno che allo “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” non pervengano segnalazioni
di truffe perpetrate a danno dei titolari di conti correnti BancoPosta
o di Postepay. Tutto parte da messaggi sms o via email che ci fa
credere che pervenga da Poste Italiane e che c’invita ad utilizzare
le nostre credenziali: si clicca sul link indicato s’inseriscono
codice utente e password ed il gioco è fatto. L’hacker di turno, in
questo modo, ha già acquisito le credenziali ed accedere abusivamente
ai nostri risparmi, per prosciugarli. A rilanciare per l’ennesima
volta l’allerta è la Polizia Postale attraverso un post
[https://www.facebook.com/commissariatodips/photos/rpp.187255258102830/1031577183670629/?type=3&theater]
pubblicato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line
– Italia [https://www.facebook.com/commissariatodips/?ref=br_rs] che
con lo screenshot di uno dei tipici messaggini ricevuti sui telefonini
dei clienti di Poste Italiane ed in particolare dei titolari di
Postepay, porta all’attenzione un allarme che è diventato quasi
sociale. «Non accettiamo di verificare i dati da qui. Se proprio
vogliamo vederci chiaro digitiamo nella barra degli indirizzi del
browser il sito del nostro istituto e accediamo all’area riservata
attraverso le nostre credenziali», è questo il contenuto del
commento al post formulato dalla Polizia Postale, perché sono
migliaia le denunce di titolari di conti correnti e prodotti creditizi
di Poste Italiane che segnalano di aver subito un’intrusione abusiva
con conseguente prosciugamento del proprio saldo attivo. La ragione di
tale esplosione del fenomeno, come andiamo ripetendo da mesi noi dello
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, sta
nella diffusione di questi prodotti tra la platea dei residenti in
Italia e per la circostanza che molti tra coloro che hanno un
qualsiasi rapporto con Poste Italiane sono anziani, giovanissimi o
stranieri e quindi più vulnerabili. Il modo migliore per difendersi –
rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” – è quello di prestare
sempre attenzione ad ogni messaggio che ci giunge, leggendolo
attentamente e cestinarlo subito dopo, una volta verificato il
contenuto truffaldino. Ed è sufficiente non cliccare sui link cui
solitamente conducono, non rispondere alle richieste di dati personali
o bancari o aprire gli allegati che spesso sono contenuti, per evitare
qualsiasi tipo di conseguenza pregiudizievole. È bene ricordare,
ancora una volta, che Poste Italiane non utilizza mai queste modalità
per le proprie procedure o comunicazioni destinate alla clientela.
Insomma, per evitare la truffa, l’unico modo per controllare la
situazione della nostra Postepay o del conto BancoPosta è quello di
entrare solo dalle aree dedicate al servizio. Ma l’aumento costante
delle truffe di questo tipo, è così preoccupante che neanche le
ripetute segnalazioni e gli inviti all’attenzione nei confronti
dell’utenza pare stia portando un qualche risultato utile. A tal
proposito, ribadiamo che riteniamo necessario che la società
controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenga
con ulteriori misure per garantire ancor maggior sicurezza dei propri
prodotti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete
rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri
contatti email info@sportellodeidiritti.org o
segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte
le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.