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Btp, scendono i tassi

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Spread altalenante

Btp, scendono i tassi

Spread altalenante

 

 

(ANSA)  Rendimenti in deciso calo per i Btp a tre anni (scadenza 2014): il tasso è sceso al 3,41%, con un calo di 1,41 punti rispetto al precedente 4,83%. In asta sono stati venduti titoli per 4 miliardi di euro. Le richieste hanno superato di 1,4 volte l’offerta. I tassi dei Btp quinquennali offerti in asta oggi si sono attestati al 3,77%, mentre quelli dei decennali sono del 4,26%. Il Tesoro ha assegnato per i buoni a 5 anni 685,6 mln di euro, inferiori ai 2 mld di offerta massima prevista, contro una richiesta di 1,6 mld. Per i decennali l’offerta è stata di 2,2 mld: 1,3 mld quelli assegnati.

Lo spread fra il Btp italiano e il Bund tedesco risale sopra i 360 punti, soglia sotto la quale era disceso a seguito del buon esito dell’asta dei titoli di stato. Ora il differenziale viaggia a quota 368 punti.

Riducono il rialzo e si muovono con cautela le principali borse europee. La fiducia delle Pmi Usa è salita a gennaio da 93,8 a 93,9 punti, ma al di sotto dei attesi dagli analisti, i futures su Wall Street sono in rialzo, così come l’indice sulla fiducia degli investitori tedeschi. Si è chiusa bene l’asta dei Btp italiani, ma sono giunti segnali negativi dal Portogallo e dalla Grecia i cui Pil sono scesi rispettivamente dell’1,3% e del 7% nell’ultimo trimestre del 2011. Non sembrano pesare i tagli disposti da Moody’s ieri sera su alcuni paesi dell’area euro tra cui l’Italia, anche perché si tratta di una decisione che, come evidenzia un operatore, segue quella di S&P e Fitch. A due velocità i bancari, con Ubs (+0,85%) e Intesa Sanpaolo (+1,48%) positive a differenza di National Bank of Greece (-3,08%), Societé Generale (-1,87%) ed Rbs (-2,14%). In calo le materie prime con Rio Tinto (-2,28%), bene invece l’energia: Shell dello 0,86% e Bp dello 0,48%. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra +0,05% – Parigi +0,14% – Francoforte +0,33% – Madrid +0,24% – Milano +0,74% – Amsterdam +0,29% – Stoccolma +0,28% – Zurigo +0,02%.

MOODY’S TAGLIA RATING ITALIA – Ancora una volta la scure di Moody’s si abbatte sull’Italia. L’agenzia statunitense ha infatti abbassato il rating del nostro Paese portandolo da A2 ad A3, lasciando intravedere nuovi tagli se la situazione nell’Eurozona non migliorera’. Ma anche se le riforme messe in campo dal governo Monti non andranno a buon fine. La decisione di Moody’s arriva a pochissimi giorni dalla missione negli Usa del primo ministro Mario Monti, che ha illustrato le misure e le riforme decise dal suo esecutivo al presidente Barack Obama ma anche alla comunita’ finanziaria statunitense, con una storica visita a Wall Street. Nonostante cio’ gli analisti di Moody’s – che hanno tagliato anche il rating di Spagna e Portogallo e minacciano la tripla A di Francia, Regno Unito ed Austria – vedono alcuni punti deboli che condizionano il nostro Paese. Innanzitutto le incertezze legate alla situazione in Europa: dal rischio defualt della Grecia alle difficolta’ che i leader stanno ancora dimostrando nel mettere a punto una valida rete di protezione del sistema finanziario e una riforma delle proprie istituzioni. Senza contare le prospettive economiche in via di costante deterioramento, soprattutto in alcuni Paesi tra cui proprio l’Italia. Tutto cio’ – spiegano gli analisti dell’agenzia – rischia di pesare ulteriormente ”sulla gia’ fragile fiducia dei mercati” verso i Paesi con i maggiori problemi sul fronte dei debiti sovrani. Per Moody’s ci sono poi le incertezze legate in maniera specifica alla situazione italiana: sia quella economica, con una recessione che si riaffaccia prepotentemente alla porta, sia quella dei conti pubblici, a partire dall’elevatissimo livello del debito pubblico e dagli altissimi costi per rifinanziarlo. Terzo – sottolinea Moody’s – c’e’ un altro ”rischio significativo”: quello che il governo italiano non riesca a centrare gli obiettivi di risanamento a causa della marcata e persistente debolezza strutturale dell’economia del Paese. E qui sara’ fondamentale quello che il governo Monti riuscira’ ad ottenere sul fronte delle riforme strutturali, da quella del mercato del lavoro alle liberalizzazioni. Anche da questo dipenderanno le prossime decisioni dell’agenzia di rating, che per il nostro Paese conferma un outlook negativo legato sopratutto ad un possibile peggioramento della crisi del debito nell’Eurozona. Non a caso anche il rating di Madrid e’ stato tagliato di ben due scalini (da A1 ad A3), insieme a quello di Lisbona (da Ba2 a Ba3). Giu’ il rating anche di Slovenia, Slovacchia e Malta. Spread tra Btp e Bund tedesco in rialzo stamani sui mercati con il differenziale che si posiziona poco oltre i 377 punti (367 alla chiusura di ieri). Il rendimento è del 5,67%.

TOKYO; CHIUSURA POSITIVA (+ 0,59%) – La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi la seduta in rialzo dello 0,59%, accogliendo positivamante la decisione della banca del Giappone (BoJ) di ammorbidire la sua politica monetaria. L’indice Nikkei 225 in chiusura ha guadagnato 52,89 punti attestandosi a 9.052,07 punti. L’indice allagrato Topix di punti ne ha guadagnati 5,12 (+0,65%) a 786,80 punti. L’attività di scambio è stata nella media, con 2,18 milioni di azioni scambiate sul mercato primario. CAMBI: EURO STABILE A 1,3134 SUL DOLLARO ROMA – Euro stabile sui valori della chiusura di ieri in apertura dei mercati: la moneta unica è scambiata a 1,3134 sul dollaro (1,3186 ieri dopo la fine delle contrattazioni di Wall Street). Sostanzialmente immutato dopo i rialzi dei giorni scorsi anche lo yen a 102,45.

ASIA SCONTA TAGLIO RATING MOODY’S EUROPA; BENE TOKYO – Seduta in calo per le principali borse di Asia e Pacifico, che hanno scontato il taglio di Moody’s al merito di credito (rating) di alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, scesa da A2 ad A3. Colpiti anche Portogallo e Spagna, mentre Francia, Gran Bretagna e Austria rischiano di perdere la tripla A. A parte Tokyo (+0,6%) e Mumbai, ancora in corso di contrattazioni, gli altri listini hanno perso posizioni, con Sidney in calo dello 0,9%. Sulla piazza nipponica si segnala il balzo dell’immobiliare Tokyu Land (+5,07%) e del colosso della gomma Yokohama (+4,94%). Bene anche Toyota (+1,79%), mentre hanno segnato il passo il metallurgico Pacific Metals (-2,1%) ed il gruppo chimico Sumitomo (-1,57%). Difficoltà a Sidney per gli estrattivo-minerari Lynas (-5,9%), Paladin (-5,56%), Aquila Resources (-4,58%) e Oceanagold (-4,12%).

redazione@approdonews.it