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“Bullismo e Cyberbullismo” è stato il tema di pregnante attualità oggetti del seminario che ha avuto luogo presso l’IIS “R. Piria” di Rosarno

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“Bullismo e Cyberbullismo” è stato il tema di pregnante attualità oggetti del seminario che ha avuto luogo presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “R. Piria” di Rosarno, nell’ambito di una serie di iniziative relative ai percorsi di “Educazione alla legalità”, a seguito di un protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri.
Dopo i saluti istituzionali del Dirigente Scolastico, professoressa Mariarosaria Russo, che ha invitato gli studenti a denunciare qualunque forma di prevaricazione e di arroganza e ad individuare punti di riferimento fermi nei docenti o nei familiari per contrastare il fenomeno,ringraziando l’Arma dei carabinieri per il prezioso contributo offerto alla formazione umana e civile degli studenti supportati anche individualmente,i lavori sono stati introdotti dalla
referente dell’Istituto per il bullismo e il cyberbullismo,prof.ssa Cettina Cocolo, che ha messo in luce il lavoro che si pratica quotidianamente in classe, attraverso significativi momenti di riflessione.
Successivamente il Tenente Samuele De Cintio, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di avere un dialogo diretto, anche privato, con l’Arma dei Carabinieri, dimostrandosi vicino ai ragazzi e pronto ad ascoltare qualsiasi problematica. Ha iniziato la sua Lectio Magistralis considerando il bullismo come fenomeno che appare sommerso, astratto, per il quale spesso non si ha la piena cognizione della sua vera esistenza, ma che, in realtà, si configura come un “abuso di potere”, in relazione anche al fatto che tale fenomeno viene considerato un vero e proprio reato. Il Tenente ha invitato gli studenti a denunciare, benché cosciente della “realtà difficile e spesso omertosa in cui essi si trovano a vivere, in cui si pensa di non poter contare sull’aiuto di nessuno e spesso si rimane silenti”. Il Bullismo e il Cyberbullismo sono fenomeni da non sottovalutare poiché arrivare al reato è davvero semplicissimo come appare chiaro anche da alcuni artt, del c,p, quali il 581, 582, 635, 595, 612 e 629 relativi a percosse, lesioni, danneggiamento violenza, minaccia ed estorsione. Gli alunni del triennio del Liceo e della classe quinta dell’Odontotecnico, hanno potuto riflettere anche sulla visione del filmato con la testimonianza di Leonardo Cesaretti, vittima di bullismo psicologico e fisico che ripeteva “Se lo avessi detto a qualcuno avrebbe fatto peggio” e hanno ascoltato, con attenzione, il caso della quattordicenne australiana Ammy Dolly Everett, vittima di bullismo on line. Si è dato spazio ad un focus sugli attacchi sui social come il flaming e l’harassment e sull’articolo del codice penale 615, relativo all’accesso abusivo del sistema informatico. Diversi sono stati gli interventi degli studenti che hanno trattato l’argomento dal punto di vista del comportamento degli adulti e inoltre, in modo spontaneo, tutti hanno ascoltato la testimonianza di una studentessa liceale che era stata intrappolata,nella scuola di provenienza,nella rete del bullismo, ma grazie alla vicinanza della famiglia e al supporto psicologico è riuscita a riprendere in modo naturale la propria vita. “Mia figlia ha trovato un ambiente sano e protetto al Piria di Rosarno ed ora è una ragazza felice, mentre prima sembrava volesse essere trasparente” ha affermato la madre, intervenuta nel dibattito. La professoressa Contartese, referente di Educazione Civica e coordinatrice del dipartimento di lingue straniere, ha voluto puntare l’attenzione sulla condizione psicologica di chi viene bullizzato: “Come si potrebbe vivere in quello stesso ambiente dove il soggetto interessato ha subito violenza psichica o fisica? Come impatta psicologicamente tale fenomeno?” anche il bullo spesso si ritrova a vivere condizioni di disperata angoscia. Il lavoro è lungo e complesso, ma a scuola, la Preside Russo e i docenti sono pronti e disponibili ad ascoltare e ad intervenire in modo tempestivo, “
A margine dell’incontro la professoressa Contartese, nel giorno del Ricordo, in particolare con riferimento agli atti vandalici accorsi alla foiba di Basovizza, qualche giorno fa, ha richiamato al dovere morale di ricordare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale italiano, una riflessione, oltre che sul piano storico, soprattutto su quello etico e civile che diventa consapevolezza per riscoprire e rinnovare il valore della pace, della convivenza tra i popoli e del rispetto reciproco,