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Calabria, conferenza presidenti Gruppi consiliari

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La Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari si è riunita questo pomeriggio a palazzo Campanella. Nel corso dei lavori dell’organismo, coordinati dal presidente Nicola Irto, sono stati esaminati i temi all’ordine del giorno, tra cui le note di alcuni consiglieri in relazione allo svolgimento delle votazioni in aula. Su questo punto, i capigruppo hanno convenuto di valutare, alla ripresa delle attività consiliari, eventuali nuovi approfondimenti e modalità. Inoltre, su richiesta dei presidenti dei gruppi di maggioranza, le due sedute del Consiglio regionale, in programma nelle giornate di domani e dopodomani (8 e 9 agosto 2017) sono state rinviate rispettivamente all’11 e al 12 settembre prossimi. La decisione è stata assunta a maggioranza dalla Conferenza, ai sensi dell’articolo 38 del Regolamento interno, con il voto contrario di Cdl, Forza Italia e Gruppo misto.

“Consideriamo sconcertante la decisione dei gruppi di maggioranza di sconvocare la seduta del Consiglio regionale già decisa per domattina, a causa dei contrasti interni al centro sinistra, incapace dunque di garantire l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza della massima Assise della Calabria, il cui mandato, peraltro, era già abbondantemente scaduto dallo scorso giugno”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i capigruppo dell’opposizione Alessandro Nicolò (Forza Italia), Francesco Cannizzaro (Casa delle Libertà) e Fausto Orsomarso (Gruppo Misto) sottolineando che “La maggioranza alla Regione, dilaniata dai contrasti, non riesce più neppure ad assicurare l’agibilità istituzionale e, sfuggendo alle proprie precise responsabilità, finisce col paralizzare anche l’Assemblea regionale”.

Aggiungono i tre capigruppo: ”Alla vigilia della seduta, convocata a ridosso della pausa di Ferragosto, il capogruppo Sebi Romeo, rappresentante della principale forza politica di governo, ha chiesto il rinvio della seduta ottenendo il consenso degli altri capigruppo della maggioranza, registrando il nostro più netto dissenso”.
“Con questa decisione, della cui gravità senza precedenti il centrosinistra si assume interamente ogni responsabilità – concludono i tre esponenti politici – si conferma il quadro desolante della crisi politica del principale partito della maggioranza che si ripercuote negativamente non solo sul governo regionale ma anche su tutte le istituzioni facendo pagare un prezzo alto in termini di credibilità e di prestigio persino al parlamento regionale, luogo deputato a rappresentare tutte le istanze dei cittadini calabresi.”