di Nelly Dogali
Dall’ultima indagine di Legambiente, la “Beach litter 2019”, sulle spiagge italiane incrociamo dieci rifiuti ogni passo. E gran parte di questi rifiuti è composta da plastica monouso, come bottiglie, cannucce e buste. La recente direttiva europea prende in esame questo tema urgente per ridurre il generale consumo di plastica e il marine litter, cioè i rifiuti dispersi in mare o lungo le coste. In linea con le direttive europee, la giunta regionale, presieduta dal governatore Mario Oliverio, tramite la delibera proposta dall’assessore all’ambiente Antonella Rizzo e dall’assessore all’urbanistica Franco Rossi, ha approvato il piano d’azione per la riduzione del marine litter con l’obiettivo di valorizzare le nostre coste e lo sviluppo territoriale sostenibile.
Come ha dichiarato il consigliere regionale Orlandino Greco “la plastica rappresenta la principale causa di inquinamento dei mari e dei corsi fluviali, un danno che ha effetti devastanti sull’ecosistema e che distrugge anche le cornici paesaggistiche di una regione come la Calabria che ha uno straordinario potenziale proprio sul piano ambientale. Il danno ambientale causato impone un cambiamento di abitudini e stili di vita non più procrastinabile”.
Anche la Calabria, quindi, entra in campo per proteggere il suo patrimonio ambientale inestimabile con azioni concrete e attua i cambiamenti imposti dalla Commissione Europea impegnandosi così in un piano che porterà a bandire l’uso della plastica in tutti i comuni dei territorio regionale entro il 2021. Affinché il piano green si concretizzi sarà necessario guidare i cittadini a compiere scelte consapevoli, come dichiara il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti: “Senza un cambio di passo culturale otterremo solo un piccolo risultato e non saremo in grado di uscire dall’emergenza dei rifiuti in mare”. Oltre a riparare al danno odierno, la giunta dovrà prendere in considerazione i comportamenti irrispettosi dell’ambiente dei cittadini: prevenire i rifiuti futuri, non abusare della plastica e adottare stili di vita più sostenibili sono una chiave imprescindibile del cambiamento.