A Catanzaro erano presenti il presidente della Lnd nazionale Tavecchio, quello calabrese Mirarchi oltre al presidente regionale del Coni Praticò
Calcio, si è svolta l’assemblea delle società dilettantistiche
A Catanzaro erano presenti il presidente della Lnd nazionale Tavecchio, quello calabrese Mirarchi oltre al presidente regionale del Coni Praticò
CATANZARO Si è svolta nella sede regionale della Figc, a Catanzaro, lAssemblea ordinaria biennale delle società dilettantistiche calabresi, presieduta da Saverio Mirarchi. Erano presenti, per la LND, il presidente nazionale e vicepresidente della Figc, Carlo Tavecchio, i vicepresidenti, Benedetto Piras ed Antonio Cosentino, il segretario nazionale, Massimo Ciaccolini, il presidente della divisione nazionale calcio a 5, Fabrizio Tonelli, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, il presidente del Comitato regionale arbitri, Stefano Attinà, il presidente dellAssociazione regionale allenatori, Firmo Micheli, il delegato regionale dellAssociazione regionale calciatori, Maurizio Cavallo, ed il consigliere della Regione Calabria, Claudio Parente. Luigi Repace, consigliere nazionale della Figc, è stato nominato presidente dellassemblea ed Emanuele Daniele, del Comitato regionale della LND Calabria, scelto come segretario. È un momento, questo ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò per la LND, importante sia per lapprovazione del bilancio che per una verifica ed un confronto tra tutte le componenti. Vorrei ricordare che qualche giorno fa in occasione della consegna degli oscar del calcio dilettantistico nazionale, Ali della vittoria, ha partecipato il numero uno della Uefa, Michael Platini, invitato dal presidente Tavecchio, questo a testimonianza dellimportanza basilare di questo settore nel calcio internazionale. I dilettanti sono più che una colonna portante per lattività professionistica. I numeri parlano chiaro: circa un 1.300.000 tesserati, 15.000 società, 60.000 squadre, 21.000 arbitri con più di 700.000 incontri disputati annualmente. Un settore, questo, fondamentale per la crescita di tanti giovani talenti. Voglio ricordare ha continuato Praticò le parole espresse dal presidente Tavecchio, il quale ha ricordato che le leghe dilettantistiche svolgono un lavoro sociale senza eguali, dedito a far diventare i giovani, prima uomini e poi campioni. Ed è un compito, quello delleducazione dei giovani, che tutte le discipline sportive dovrebbero prefiggersi.
Riconosco ha aggiunto il presidente del Coni Calabria che nella nostra regione sono molteplici i problemi che ostacolano lo svolgimento dellattività sportiva: dalla scarsità di fondi a disposizione ad una grave carenza di strutture. Ma laspetto che più mi preme evidenziare, e che deve essere lobbiettivo fondamentale del mondo dello sport, è il coinvolgimento dei ragazzi. Senza di loro lo sport avrebbe vita breve. Il nostro compito è quello di educarli al sacrificio ed al rispetto delle regole e dellavversario allinsegna delletica e del rispetto della legalità. Istruirli allaccettazione delle diversità nel segno del vero fair play perché sono diventati troppi gli episodi di violenza fisica e morale. Purtroppo, la mancanza di cultura sportiva appartiene anche ai meno giovani che, invece, dovrebbero dare lesempio. Vorrei ha concluso Mimmo Praticò dimostrare tutta la mia solidarietà alla classe arbitrale calabrese in merito alle azioni di violenza subite nellultimo periodo. Sono a conoscenza che è un problema che riguarda tutto il territorio nazionale e sono dellavviso che occorre essere più rigidi e intransigenti contro chi cerca di rovinare la bellezza dello sport. Il presidente regionale della LND, Saverio Mirarchi, nel ringraziare tutte le autorità presenti, ha ribadito limportanza dei vivai nel settore calcistico. In Calabria ha detto in questi due anni di attività, abbiamo dato grande importanza ai nostri giovani. Abbiamo affrontato la valorizzazione del vivaio ben prima che lopinione pubblica se ne rendesse conto, cioè in occasione dei fallimentari risultati italiani agli ultimi Campionati del mondo disputati in Sud Africa. Per primi sul territorio nazionale abbiamo posto lobbligo a tutte le squadre di Eccellenza e Promozione , di schierare nelle partite almeno quattro giocatori under 19. Mirarchi si è dimostrato soddisfatto della formula che ha snellito le pratiche legate alliscrizione ed alla comunicazione delle società grazie alla informatizzazione del sistema che presto vedrà anche il tesseramento on-line degli iscritti. Nonostante la crisi economica ha detto il presidente della LND Calabria abbiamo mantenuto lequilibrio finanziario aiutando concretamente le società con contributi fino a 60000 euro, tra premi ed investimenti sulla formazione dei dirigenti, chiudendo il bilancio in attivo. Lavanzo di gestione (circa 52000 euro) verrà destinato per riqualificare e migliorare limpianto sportivo attiguo alla sede del Comitato. La violenza ha concluso Mirarchi con il calcio non centra nulla. La responsabilità è di tutti indistintamente, bisogna mantenere rigidità nei provvedimenti e, nel caso in cui gli incresciosi episodi continueranno, siamo disposti a fermare tutto. Sul tema della violenza, il presidente nazionale della Lega dilettantistica, Carlo Tavecchio, è daccordo con Mirarchi, mentre per quanto riguarda la crisi finanziara del settore si è dimostrato in linea con la politica di Platini. Basta ha dichiarato Carlo Tavecchio continuare a graziare quelle società professionistiche che hanno collassato il calcio nazionale. Personalmente sono contrario ai ripescaggi. Il sistema professionistico è ancora attuale con questa logica? è la riflessione di Tavecchio. Si sono superati ha detto i limiti di quella che è una morale non tanto sportiva, quanto amministrativa. Basta con lassistenzialismo esasperato ai bilanci ordinari, questo è doping amministrativo. È impensabile che, in Italia, 132 società professionistiche sussistano in un periodo di grave crisi economica come questo, quando in Spagna sono 48, in Francia 40, in Inghilterra 80, in Germania 60. La verità è che in Italia non si è ancora raggiunta una cultura che prevede la sconfitta, sportiva ed amministrativa.